La forza dell’esempio
Oggi Milano si ferma. In lenta, composta processione la città sfila per porgere il saluto più dolce al cardinale Carlo Maria Martini, l’uomo che più di altri ha contribuito a segnarne il cammino. Colui che ha saputo insegnare il significato di tolleranza e di comprensione. Non servendosi di parole che, per quanto illuminate, avrebbero pur sempre finito per restare tali, ma attraverso la forza dell’esempio. Sfogliando le immagini dei nostri archivi lo si avverte in modo chiaro. Lo si legge nella spontaneità dei gesti, nella profondità degli occhi, nella genuinità del sorriso. Questo è quanto riusciva a trasmettere, questa era la forza del messaggio che arrivava dritto al cuore della gente. Immagini che lasciano il segno. Una per tutte: le mani dei detenuti di San Vittore che si allungano da dietro le sbarre mentre lui sorride, benevolo e imbarazzato, quasi volesse abbracciare tutti quei fratelli che hanno sbagliato e da lui, solo da lui, vorrebbero essere assolti. Da ieri i milanesi, e non solo loro, cingono d’assedio il Duomo. Pregano e ringraziano per quanto hanno ricevuto. Fino all’ultimo respiro, quando ha voluto andarsene soffrendo, accettando il dolore che, come la gioia, appartiene alla nostra vita terrena. Una grande, semplice lezione.