Un italiano su tre dice no ai partiti. E i leader fuggono
Ma io che vorrei votare per qualcosa di nuovo e discontinuo, e sono pur disposta a guardarmi attorno (destra, centro, sinistra), per chi dovrei votare? Alfano? Casini? Fini? Bersani o D’Alema? Di Pietro, che fa tanto il puritano ma i suoi sono come e se non peggio degli altri? E Vendola? Che sconforto… Rimane Grillo o l’astensione. Anna, da ilgiorno.it
ASTENSIONE o voto di protesta sono al momento le scelte privilegiate da un italiano su tre. L’appuntamento con le urne è ancora lontano, ma questo dato fa tremare i leader dei partiti. Non ce n’è uno che si salvi, da quando anche Lega e Idv sono rimasti coinvolti in vicende che hanno mostrato come personaggi sulla cui trasparenza ci sarebbe molto da dire si siano insinuati al loro interno fino ad assumere ruoli di primo piano. Il primo ad annusare l’aria è stato proprio l’ex premier Silvio Berlusconi che sta alla finestra, limitandosi a sporadiche uscite ribadendo la volontà di farsi da parte per il bene del Pdl. D’altronde nel ’94 fu proprio lui a cavalcare l’onda del malcontento nei confronti dell’esistente. Quel mondo che l’ha poi inghiottito.