Sabbia tua, vita mea
IL BEACH VOLLEY americano campa anche delle disgrazie altrui. Quelle del beach tennis, per la precisione: come racconta Beverly Oden nel suo blog, lo UC Riverside Athletic Department sta valutando l’ipotesi di chiudere il suo programma di tennis maschile per aprirne uno di beach volley femminile. Il problema è di soldi, ovviamente, ma anche di risultati: la squadra di tennis dello UCR ha chiuso con un record di 6 vittorie e 18 sconfitte la scorsa stagione. “Il programma non è molto popolare _ scrive Beverly _ mentre il beach volley femminile suscita molto interesse. Secondo la stima dell’Università, la scuola potrebbe risparmiare oltre 150.000 dollari all’anno trasformando i campi in strutture per il beach volley. Quei soldi sarebbero usati per creare alcune posizioni di allenatori a tempo pieno per altri sport. L’Università ha detto di voler coinvolgere la comunità nella decisione, anche se non ha precisato in quale misura sarà tenuta la risposta dell’opinione pubblica”. Chi sostiene il tennis sta raccogliendo firme, perché nella costa ovest ci sono solo sei programmi scolastici di tennis maschile: “Perdere UCR sarebbe un grande colpo _ prosegue Beverly_. So che è triste vedere chiudere programmi, ma quando parliamo di una iniziativa sottofinanziata, impopolare e costosa, che senso ha andare avanti? Se le scuole iniziano a pensare ai costi, il beach volley avrà grandi chances e si potrebbe innescare una tendenza al rialzo per il nostro sport. La loro perdita, è il nostro guadagno”.