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Spirito olimpico tra Kimi e Fernando

Avere o essere.

Erichi Fromm.

Letto ai tempi del liceo, eh.

Mentre osservavo, con un pizzico di emozione, la parata di olimpici e paralimpici azzurri in quel di Maranello, mi sono lambiccato il cervello.

Avere (la McLaren o la Ferrari o magari la Red Bull) o essere Kimi Raikkonen?

Lo so che l’annuncio della permanenza del Biondino in Lotus era scontato, ma mi fa comunque piacere dedicare qualche riga al personaggio.

So bene che il Santo Bevitore spacca in due il piccolo popolo degli Elfi cloggari.

Leggo, quando posso.

C’è chi lo adora. Chi lo detesta.

Eppure, secondo me, il suo è stato un grande ritorno. Un ‘Come Back’ felice, sebbene non abbia ancora vinto un Gran Premio.

Ovviamente,ì e molto meglio dei tre anni di Schumi in Mercedes.

Ovviamente,  molto meglio del Villeneuve junior che tornò sulla Renault al posto del licenziato Trulli.

Kimi è stato uno dei protagonisti del campionato e tale resterebbe pure se chiudesse, in classifica generale, al sesto posto (adesso è terzo).

Immagino tutti si siano resi conto, al netto di qualunque partigianeria, del suo talento.

E aggiungo una cosa, di attualità fresca fresca.

Notoriamente nel 2009 io avrei voluto vedere a Maranello la coppia Alonso-Raikkonen.

Perchè Alonso al volante è un grande e in questo 2012 sta dando il meglio di una vita e di una carriera.

Ho persino sperato che, sia pure con quattro anni di ritardo, la combinazione potesse finalmente essere realizzata.

Non accadrà e mi dispiace.

Però è vero che, a parità di circostanze, il finlandese non si sarebbe mai lamentato pubblicamente del ritardo della Scuderia nei confronti della concorrenza.

Badate bene.

Non mi straccio le vesti per le frasi ‘indiane’ di Fernando. Anzi, lo capisco benissimo. E inoltre lo spagnolo ha detto quello che io, nel mio piccolo, vado scrivendo da anni (l’effetto Newey sui risultati). Infine, avendo il sottoscritto sempre aspramente lamentato la piattezza dei piloti post moderni, sempre tutti ligi alle regole di chi paga, mai sinceri perchè la sincerità è un difetto in F1, ecco, figuriamoci se posso prendermela con Alonso per una esternazione che condivido al cento per cento. Da 4 Gp la Red Bull va più forte della Ferrari. Non è carino negare l’evidenza.

Ciò premesso, è vero: Kimi, nei suoi silenzi, aveva e ha un altro stile.

Forse è un essere umano che non ama lo stiletto.

E forse è per questo che ho un debole per lui.

Ps. Il Dom ha detto, vedendo gli olimpici e i paralimpici, che la Ferrari affronterà i tre Gp che restano appunto ‘con spirito olimpico’. Uhm: nel senso che l’importante è partecipare?…