Tasse e contributi, che valzer
Più complicata di così non poteva essere la sospensione delle tasse nelle zone terremotate. A parte la proroga del pagamento spostata a spizzichi e bocconi (adesso è il 16 dicembre) non si capisce ancora cosa sta succedendo, e succederà, nelle buste paga dei lavoratori. Al solito il Governo fa le leggi incomplete e poi deve mettere le pezze: l’ultima puntata riguarda la dimenticanza, nel decreto legge 174 da convertire in questi giorni, delle trattenute Inps: non è specificato come devono essere restituiti i contributi previdenziali non versati da giugno al 16 dicembre. Quindi, siccome le aziende devono versarli per non trovarsi delle penali, saranno costrette a trattenere i contributi in un unica mazzata in busta paga. Oltre ad avere la casa danneggiata e i lavori da fare, i terremotati si troveranno lo stipendio dimezzato. Bel regalo di Natale insomma. Per inciso, non si capisce nemmeno se la sospensione si applica a chi lavora nelle zone terremotate (ma può anche risiedere altrove) o se fa fede la residenza. Lo scopriremo solo vivendo e a suon di modifiche della legge.