Fantastico Messi, ora vuole diventare il più grande di sempre
Tre Palloni d’oro. come Cruyff, Platini e Van Basten. Ma Lionel Messi, la Pulce, il Piccolo Grande uomo, ha solo 24 anni e un’ intera carriera davanti. Il terzo riconoscimento di France Football, nel giro di quattro stagioni, lo colloca già nella galleria degli immortali e salda il debito con un altro asso argentino, Diego Armando Maradona, ritenuto da molti il più grande giocatore di sempre, che non ebbe mai il Pallone d’oro allora riservato solo ai giocatori europei.
Messi non è soltanto l’astro della nazionale argentina, di cui è anche capitano, ma è soprattutto il demiurgo del grande Barcellona euromondiale di Guardiola. Una squadra che gioca a memoria, che esalta le sopraffine qualità calcisitiche di Xavi e Iniesta ma non può prescindere dalle invenzioni del suo centravanti atipico, di quel piccolo demonio del pallone che ha l’elasticità animale di Maradona ma uno spunto velocistico e un senso del gioco di squadra inarrivabili perfino per il Pibe de oro.
Lionel è un giocatore modernissimo, la quintessenza del calcio di oggi con l’aggiunta del cromosoma del genio. Qualità fisiche coltivate alla scuola della tenacia, a dispetto del nanismo combattuto con ormoni della crescita e una volontà di ferro. Da questro mix di passione, talento e rabbia è uscito un giocatore unico, inarrvabile, un brevilineo che vola con la palla incollata al piede, che stacca di testa con la potenza di un ariete, che ha un radar specialissimo capace di leggere il gioco e i movimenti dei compagni con una precisione assoluta.
Questo è il signor Messi, il re del Pallone d’oro, l’uomo che incarna la leggenda stessa del Barcellona e che ora aspira all’ultimo titolo che gli manca: quello di più grande giocatore di sempre.