La mamma di Yara e la caccia all’assassino
Se invece di investire tutti quegli uomini, mezzi e soldi per indagare sul nulla del Bunga Bunga li avessero destinati per stanare gli assassini di Yara forse quella povera ragazza e la sua famiglia avrebbero avuto ben altre possibilità di ottenere giustizia. Ma siamo il Paese dell’apparire più che del fare e i risultati si vedono, purtroppo.
Enzo, da ilgiorno.it
NON ESISTONO in questo caso i vasi comunicanti, non è assolutamente detto che i soldi e i mezzi spesi (buttati, sembra dire il nostro lettore) per indagare sulle notti di Berlusconi avrebbero potuto essere impiegati per stanare l’assassino di Yara. È un’affermazione troppo semplicistica che non possiamo fare nostra. Facciamo invece nostro il dolore della mamma della ragazza uccisa oltre due anni fa a Brembate, avendo in questo periodo apprezzato la grande dignità e riservatezza di una famiglia che non ha cercato mai facile visibilità in televisione. E che, nel silenzio che si è imposta, ha aspettato (finora invano) giustizia. Gliela devono gli inquirenti che, pur nelle difficoltà in cui si sono trovati ad agire, non hanno forse ancora fatto tutto (e bene) per trovare l’assassino.
laura.fasano@ilgiorno.net