Dom, la botola, il Tapiro, Kimi e il Pinguino
Questa mattina sono stato ricevuto da Stefano Domenicali nel suo ufficio in pelle umana, quartier generale del Reparto Corse della Ferrari.
Dovevamo ragionare sulla opportunità di investire in titoli di Stato (lo spread!!!) la sua speriamo non imminente liquidazione.
Ovviamente, trattandosi di conversazione riservata, non posso riferirne i contenuti per esteso.
Sono però in grado di segnalare tre dettagli magari non marginali.
Il primo.
Nell’ufficio in pelle umana fa bella mostra il Tapiro che Striscia consegnò al nostro all’indomani dell’autogol di Abu Dhabi 2010. Lo tengo lì, ha detto il giovanotto, per avere sempre davanti agli occhi un monito, un ricordo doloroso, un invito a non montarsi la testa.
Il secondo.
Richiesto di un parere sulla identità del futuro campione del mondo, il Dom ha così risposto: ‘Uno tra Alonso e Massa, se non fosse possibile allora Raikkonen’.
Va mo là.
Terzo e ultimo.
Ho notato che nell’ufficio in pelle umana troneggiano due gigantografie. Una è di Enzo Ferrari. L’altra è di Ciuffo Kid, inteso come il Ferroviere d’Italia, alias Luca Cordero di Montezemolo.
Manca un poster del predecessore, cioè del Pinguino, inteso come Jean Todt.
Ho chiesto al Dom spiegazioni.
Risposta: ah, ma guarda che ho conservato sotto il tavolo la botola attraverso la quale Todt in gran segreto raggiungeva te e Montezemolo al ristorante…
Touchè.
Ps. Ma chi cappero era, nella Ferrari che vinceva, CatWoman?…