Il grande limite di Firenze è sempre lo stesso: parlarsi e piangersi addosso. Succede in politica, dove si litiga dai tempi di Dante e si fa molto meno di quel che si potrebbe. Succede nel commercio, con un pugno di bottegai che tiene in scacco il centro storico proprio come nel Medioevo. Succede nei trasporti: quando si cominciò a parlare di metropolitana leggera per collegare i quattro punti cardinali della città andavo al liceo, e purtroppo son passate diverse primavere. Figuratevi se poteva non succedere nel calcio.
Domenica scorsa i fiorentini si sono accorti che alcune decisioni arbitrali favoriscono il Milan: bella scoperta, complimenti, non l’aveva capito nessuno. Stasera un presunto mani di De Rossi in area (dico presunto perchè lo voglio rivedere ben bene alla moviola) ha fatto gridare allo scandalo, anzi, al complotto. “In tanti anni di carriera non mi era mai capitato di vedere un piano così diabolico per mandare avanti il Milan e demolire la Fiorentina” il commento misurato di un mio collega (?) in tv.
Sì, perchè ormai nel calcio quasi tutti i giornalisti (?) son più assatanati del tifoso curvaiolo. Un po’ per sacro furore agonistico un po’ per laica riverenza alla locale famiglia reggente, che qui da noi si chiama Della Valle. Ma ve lo immaginate se anche loro, i Della Valle, avessero passato una vita a piangersi addosso quando in azienda le cose andavano meno bene o di fronte allo sgarbo di un concorrente? A quest’ora Andrea farebbe il raccatapalle al Franchi e Diego sarebbe a vendere ciabatte sulla spiaggia del Forte.
Allora cominciamo a fare il conto dei punti persi dopo la sosta natalizia, ricordiamoci di quando gli attaccanti sbagliavano sempre mira e qualcuno voleva rincorrerli nel viale dei Mille mentre ora se prendono un palo dietro l’altro o è sfortuna o è complotto. Rivediamo alcune partite belle ma anche toste e confrontiamole con quella di stasera, tutto uno svolazzar di farfalle mentre la Roma ha saputo prima adattarsi alla situazione poi cambiare al momento giusto e alla fine colpire.
La Fiorentina ha un grande futuro ma deve ancora crescere. E soprattutto deve crescere Firenze.