Il nuovo anno ha portato con sé una gran voglia di cambiamento. Cosa vorrei di nuovo dal mio golf? Nessun dubbio: vorrei un nuovo swing più fluido e aggraziato. Un putt mai insicuro e degli approcci anti patema. Ci vorrebbe un miracolo, una bacchetta magica oppure tempo libero da investire in lezioni e pratica, pratica, tanta pratica. Il tempo però è assorbito interamente da lavoro e famiglia.
Allora che fare per rendere il mio golf più redditizio? I fattori che determinano la vicinanza della palla alla buca dopo un colpo sono il movimento e il bastone. Non potendo cambiare il primo ho quindi pensato di modificare il secondo e, essendo sempre stato un patito di tecnica (anche se non avvezzo al cambio di attrezzatura al punto che il mio ibrido è ancora il primo uscito sul mercato!), non mi sono limitato a guardare le caratteristiche dei bastoni disponibili bensì sono andato da un club fitter.
Lo avevo già fatto poco dopo aver iniziato a cimentarmi con bastoni e palline una decina d’anni fa. Per l’occasione mi recai in Toscana con alcuni amici. Ora invece mi sono fermato molto prima, a Crespellano, nei pressi di Bologna. L’incontro mi ha decisamente sorpreso perché, seppur avessi sentito dell’avanzamento tecnologico degli ultimi anni, non lo avevo ancora toccato con…. swing!
Apro una parentesi sul fitter. Per fare un lavoro di settaggio dei ferri è sufficiente avere una macchina che analizza lo swing e qualche attrezzo. Ritengo però che sia fondamentale affidarsi a una persona competente, appassionata e che investa nella propria attività. Non affidatevi al caso per la scelta, in fondo state investendo tempo e soldi quindi meglio cercare con attenzione. Quando lo scegliete fatevi raccontare dei corsi che ha fatto e delle persone che segue. Se poi è un professionista o gioca a golf con buoni risultati (intendo vicino allo scratch) è meglio perché l’analisi sarà ancora più completa. Sul sito Trackman c’è l’elenco dei Pro certificati dall’azienda. Pigri? Ecco il link
La prima cosa che ho constatato è che i miei bastoni, che pensavo personalizzati, non erano customizzati perfettamente per il mio movimento. È bastato rendere più flat di un paio di gradi il ferro 7 (abbassare la faccia) e già il volo di palla è migliorato. Inoltre grazie al Trackman, ma anche all’occhio esperto dell’amico Sorby, ho capito le dinamiche dello swing. Io ero rimasto a faccia chiusa, aperta e direzione del bastone. Ora si può sapere molto di più! Smash Factor, launch angle, club path e poi spin per tutti i gusti. La cosa forte del fitting è che, rispetto a qualche anno fa, non ci si limita a provare i bastoni disponibili e già confezionati, bensì li si personalizza in tutto e per tutto. Ogni faccia può essere modificata e provata con tutti i tipi di shaft. Inoltre l’analisi integra i freddi numeri della macchina, la simulazione del volo di palla e, aspetto fondamentale, l’esperienza del fitter. Se un driver del quale non sapevamo l’esistenza, con uno shaft che avremmo pensato improbabile, ci fa fare 15 metri in più con una minor dispersione sarà quello da prendere. Impossibile saperlo diversamente e tantomeno provando quello degli amici in campo pratica! È un po’ come se ci piacesse un vestito e lo comprassimo provando quello di un collega!
Da ultimo un’altra cosa che mi è piaciuta è stata la creazione di un account personale sul sito Trackman dove è raccolto il backup dei miei dati che posso confrontare negli anni ma anche far vedere quando prenderò lezione perché comunque il sogno di riuscire a cambiare anche il fattore swing non è tramontato!