Russia, paese di selvaggi! Come dire, quando ce vò ce vò… Ne sa qualcosa l’ambasciatore americano a Mosca, Michael McFaul. Alla faccia della diplomazia ha definito la Russia  per l’appunto “paese di selvaggi” in un duro scambio di battute con i giornalisti della rete televisiva locale Ntv, dopo aver rovesciato addosso ai malcapitati cronisti una lunga sequela di accuse.

Dietro c’è una vera e propria guerra fredda tra i media filoPutin e l’opposizione, accusata di fare il gioco di Washington . E’ successo che McFaul , mentre si recava a un incontro con il difensore dei diritti umani Lev Ponomarev, è stato assaltato dalla troupe della Ntv, la rete  di proprietà del colosso pubblico del gas Gazprom, che ha diffuso negli ultimi mesi vari programmi che screditavano la coraggiosa opposizione russa. Travolto dall’incalzare di domande non sempre da manuale di giornalismo l’ambasciatore, autore del concetto di “reset” delle relazioni russo-americane con l’amministrazione Obama, ha finito per accusare i giornalisti di molestarlo . “Siete sempre da me, a casa. Non vi vergognate? E’ un’offesa al vostro Paese quello che fate, lo capite?” dice McFaul in russo nelle immagini diffuse ieri da Ntv. “E’ paese di selvaggi. Non è normale. Questo non succede da noi, in Germania, in Inghilterra, in Cina, succede solo qui e solo con voi“. E ancora: “Come avete saputo di questo incontro, se non è un segreto?” chiede l’ambasciatore alla troupe. “Non potete rispondere”.

La diplomazia del giorno dopo non si è fatta attendere, McFaul ha attribuito la frase “paese di selvaggi” al suo cattivo russo.  E su Twitter ha scritto che “rispetta profondamente la Russia”.  Ma i russi, probabilmente, li rispetta un pò meno. Specialmente quelli asserviti a una propaganda che puzza  di vecchie divise …