Avete mai dimenticato una borsa sul treno? Non fatelo. A me è successo oggi. Sfido i 40 gradi della stazione centrale di Milano correndo a perdifiato verso il Frecciarossa che è ancora lì. Mi fiondo sul vagone 10, raggiungo il mio posto, guardo nel portapacchi: la borsa naturalmente non c’è. La sola speranza è che l’abbiano presa quelli delle pulizie. Ma a chi rivolgersi? Non pensate sia così banale. Ecco le risposte ottenute nell’arco di 8 minuti alla domanda: “Scusi ho lasciato una borsa verde sul vagone 10, ma non c’è più: a chi devo rivolgermi per sapere se è stata trovata?”

1) “Greda frweuifg yu talavagon” (uomo delle pulizie, incomprensibile)

2) “Tu salire sopra e guarda”

3) “Eh? Non so, io sono il capotreno montante”

4) “Una borsa sul vagone? Uè, noi facciamo solo le pulizie esterne”

5) “Mi spiace,  io sono il capotreno smontante”

6) “Uh? Io mi occupo delle promozioni. Anzi, le interessa mica…” 

7) “Una borsa? Ma io lavoro al bar” 

8) “Boh, chiedi a ufficio sotterraneo pulizie binario 10”.  

9) “Provi a guardare nella carrozza 8, una borsa l’hanno messa lì”

10) “Carrozza 8 questa, sì, ma niente borsa verde, niente”

Disperato, torno strascicando i piedi verso la carrozza 10 attraversando tristemente la nove. All’improvviso, un barlume di verde e un tuffo al cuore. La borsa è qui, nella 9! Chi ce l’ha portata? Perchè? Che importa, dentro c’è tutto e questo mi basta. Scendo, provato ma felice. Giuro, non me la scorderò più la borsa su un treno.  Non è un Paese per viaggiatori distratti.

@robertobaldini7