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GAUGUIN, CAPOLAVORI E RARITA’ AL MUDEC DI MILANO

Ancora pochi giorni per vedere - al Museo delle Culture di Milano - la mostra ‘Gauguin. Racconti dal paradiso’, prodotta da 24 ORE Cultura – Gruppo 24 Ore in collaborazione con Ny Carlsberg Glyptotek, promossa dal Comune di Milano‐Cultura e da 24 ORE Cultura e curata da Line Clausen Pedersen e Flemming Friborg, rispettivamente curatrice del Dipartimento di Arte Francese e Direttore della Ny Carlsberg Glyptotek di Copenhagen e realizzata anche grazie al sostegno di M&G Investments, società internazionale di gestione di fondi, main sponsor dell’esposizione. La Ny Carlsberg Glyptotek di Copenhagen ospita una delle collezioni più complete al mondo di opere di Paul Gauguin e la mostra include una settantina di opere, 35 delle quali provenienti dal museo danese, insieme a opere significative di Cézanne, Pissarro e Van Gogh. È la prima volta che una sezione così ampia della raccolta dei lavori di Gauguin viene esposta al di fuori del museo. Tra i capolavori c’è Vahine no te Tiare (Donna con fiore), uno dei primi dipinti che l’artista inviò in Francia da Tahiti nel 1891, come opera ambasciatrice di una nuova arte radicale “made in Polinesia”. Capolavori che rappresentano prestiti eccezionali, per la prima volta in Italia: Autoritratto con Cristo Giallo del Musèe d’Orsay di Parigi, Mahana no atua (Giorno di Dio) dell’Art Institute of Chicago. A questi si aggiunge la Volpini Suite, una delle manifestazioni più evidenti della portata artistica di Gauguin e che può essere considerata un manifesto delle sue idee artistiche fondamentali. Dieci zincografie, visitabili solo su appuntamento allo Statens Museum for Kunst di Copenhagen e raramente prestate, vero e proprio catalogo in miniatura delle tematiche e delle opere principali di Gauguin tra il 1887 and 1889.

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