Un drone ha scagliato due missili di precisione Hellfire R9X dotati di sei lame a forma di rasoio soprannominato “Flying Ginsu”, il nome di una rinomata fabbrica di coltelli da cucina. Questo sistema d’arma taglia il bersaglio e non esplode. Al terzo piano di una palazzina del centro di Kabul Ayman al Zawahiri (nella foto), 71 anni, capo di al Qaida, non ha avuto scampo. Era al balcone come sua abitudine dopo la preghiera del mattino. In Afghanistan erano le 6 e 48 di domenica, in America le 21 e 48 di sabato. Il presidente statunitense Joe Biden era informato della possibile operazione da aprile. Il tipo di arma è stato scelto per soddisfare la sua richiesta di non provocare altre vittime nell’attacco.  Il primo luglio c’era stata una riunione operativa nella quale a Biden era stato mostrato un plastico dell’edificio di Shirpur, un quartiere centrale di Kabul. Il 25 luglio il presidente americano ha acceso il smaforo verde all’operazione. Il proprietario della casa – rifugio è un collaboratore di Sirajuddin Haqqani, ministro degli interni del governo talebano e capo del clan omonimo, organizzazione che figura nella lista americana dei gruppi terroristici. Dal 15 agosto dell’anno scorso gli Haqqani sono i responsabili della sicurezza a Kabul.

La caccia ad al – Zawahiri era durata 11 anni. Il medico egiziano era stato la mente del raid contro le Torri Gemelle di New York dell’11 settembre 2001 e aveva rivendicato di aver ordinato personalmente la strage del 2015 contro il settimanale satirico “Charlie Hebdo” di Parigi. Nel 2011 aveva annunciato al mondo di essere il successore di Osama bin Laden. Con un video di 28 minuti aveva promesso “sangue per sangue”. All’inizio di quest’anno l’intelligence di Washington aveva ottenuto l’informazione che al – Zawahiri si era trasferito a Kabul assieme alla moglie, alla figlia e ai nipotini. Il primo luglio e’ cominciato il conto alla rovescia con un vertice al quale hanno partecipato il direttore della Cia, William Burns, la responsabile della National Intelligence Avril Haines, la pari grado del controterrorismo Christine Abizaid e il consigliere alla sicurezza nazionale Jake Sullivan. “Quando ho messo fine alla missione militare americana in Afghanistan – ha commentato Biden – avevo promesso che avremmo continuato a portare avanti operazioni di antiterrorismo in quel Paese”.

Su al-Zawahiri gli Usa avevano spiccato una taglia da25 milioni di dollari. L’ex capo di al-Qaida era il rampollo di una famiglia borghese di Giza, venti chilometri a sud del Cairo, e aveva 4 fratelli. Il padre era un professore di farmacologia, nipote di un imam della facoltà di teologia islamica al Azhar. Il nonno per parte di madre era stato presidente dell’Università del Cairo e fondatore di quella di Ryadh, in Arabia Saudita. La famiglia era austera al punto di non possedere un’auto. A soli 17 anni e prima di iscriversi a medicina Ayman era già un militante della Jihad islamica. Fu promosso responsabile del reclutamento. Finì in carcere nel 1981, vittima delle retate che seguirono l’assassinio del presidente egiziano Anwar al – Sadat. Fu scarcerato nel 1985, si trasferì in Arabia Saudita e poi in Pakistan. Lì nacque il sodalizio con il capo di al Qaida Osama bin Laden.

Il 4 agosto con una nota ufficiale i talebani hanno sostenuto di non avere “informazioni sull’arrivo e sulla permanenza di al-Zawahiri in Afghanistan” e di “non riconoscere” la sua morte. “Condanniamo – conclude il comunicato che l’America abbia invaso il nostro territorio e abbia violato tutti i princìpi internazionali”. Gli Usa da poafrte loro rinfacciano a Kabul di aver infranto gli accordi di Doha con i quali si erano impegnati a non ospitare terroristi nel loro Paese.

Sulla carta la successione ad al-Zawahiri dovrebbe toccare a Saif al-Adel, ex colonnello egiziano ed ex responsabile della sicurezza di Osama bin Laden. Di lui si dice che sia in Iran, ma non è chiaro se sia detenuto o a piede libero. Negli anni ottanta militò nei ranghi di Maktab al Khidmat, un gruppo precursore di al – Qaida che reclutava forze per combattere i russi in Afghanistan. In quell’attività conobbe Osama bin Laden e al –Zawahiri. Secondo l’intelligence statunitense al – Adel nel 1993 in Somalia avrebbe avuto un ruolo nell’attentato “Black hawk down” che costò la vita a 18 soldati americani. Da allora è fra i principali ricercati dall’Fbi che ha promesso una taglia di 10 milioni di dollari per informazioni che possano portare alla sua cattura.