C’è un’ Italia sconosciuta che potrebbe entrare nel guinness dei primati, un’Italia che bisogna scovare nelle pieghe della vita minimale delle città e che ad osservarla fa saltare sulla sedia. Dietro le pieghe della legge, a volte applicata a volte no, affiorano storie che sembrano fuggite da una commedia. A Carpi, dove negli anni Sessanta hanno inventato dal nulla il distretto del tessile oggi polo della moda, un barista si è visto chiudere il bar per tre giorni in seguito una evasione fiscale di 95 centesimi, conteggiata per non aver emesso tre scontrini. E’ la legge bellezza, spiega l’Agenzia delle entrate. Eppure al buonsenso comune la legge applicata in modo così rigido appare una storia da umani su Marte o da marziani sulla terra. La riflessione vale soprattutto se si pensa che magari per un bar che tollera frequentazioni di pregiudicati e delinquenti magari il questore applica un provvedimento dello stesso peso.

Passiamo a Bologna. Nei giorni scorsi il Comune ha deciso di tassare come pubblicità scritte e comunicazioni che i negozi espongono in vetrina, compresi i menù, i marchi delle carte di credito e annunci vari.  Una farmacia ha pagato oltre 1500 euro di multa. Bufera sul poco amato sindaco Virginio Merola, rivolta dei commercianti, polemiche, sberleffi. Dopo le prime multe l’amministrazione delle Due torri annuncia il contrordine compagni: tutto sospeso in attesa di un nuovo regolamento. Forse qualcuno si è accorto di aver esagerato.

Scendiamo giù nelle Marche. A Pesaro il comune si è inventato la targa per birocci, carrozze, calessi e perfino per le slitte in caso di neve. Neanche Pesaro fosse in Alaska. Per mettersi in regola bisogna andare dai vigili urbani, pagare 20 euro per la pratica e 14,62 euro di bollo. Occhio: chi sgarra rischia una multa di 31 euro. Sembrano tre storie inventate invece è tutto vero. E’ l’Italia strana, perfettamente legale, ma lontana dal paese cosiddetto reale. Lontana anni luce, proprio come il pianeta Marte, dal quale probabilmente sono scesi all’improvviso coloro che hanno preso le decisioni di cui sopra. L’astronave è parcheggiata in fondo a destra, sulle strisce blu.

Beppe Boni