La discussione sulla legittima difesa torna in commissione. Sara’ migliorata a favore delle vittime? E’ necessario e da qui si capira’ se il Parlamento ha percepito la gravita’ della situazione. Il problema sicurezza legato soprattutto ai furti e alle rapine in casa è quello maggiormente percepito dagli italiani. Il premier Matteo Renzi, uno che sa fiutare l’aria, lo ha ribadito nei giorni scorsi annunciamdo fra le altre cose maggiore liberta’ d’azione ai sindaci.
Ma il nodo vero e più delicato sul quale la politica tentenna e’ la possibilità del cittadino di difendersi all’interno della propria abitazione o comunque nell’ambito della proprietà privata come i negozi. Non si può permettere a chiunque di sparare per difesa senza regole ma le regole di oggi non sono sufficienti. La vittima con le leggi arttuali è meno tutelata degli aggressori. Chi entra di notte in una abitazione privata deve mettere in conto una reazione violenta di chi vi abita. E’ qui che la legge deve cucire un difficile abito su misura. Non ha tutti i torti Matteo Salvini quando dice che la difesa in talune circostanze è sempre legittima. Se si passa col rosso al semaforo bisogna mettere in conto una multa se si entra in casa di un privato cittadino per rubare vanno messi in bilancio una reazione violenta della vitima e le conseguenze giudiziarie che gia esistono. Polizia e carabinieri non possono essere in servizio permanenete effettivo all’interno delle abitaziini e quindi fino ad un certo punto deve potersi difendere il cittadino. Il Parlamento darà prova di maturità se saprà interpretare l’esigenza di sicurezza degli italiani con leggi che tutelano i cittadini e li difendono contro i delinquenti. Stavolta serve coraggio.

Beppe Boni