L'ora di Religione

Dialoghi di Civiltà tra Oriente e Occidente nella Città del Fiore

L’8 e il 9 giugno a Firenze conferenza internazionale con il Grande Imam di Al-Azhar e le Istituzioni europee. Marco Impagliazzo (Sant’Egidio): “Incontro tra culture per costruire ponti”. Dario Nardella: “Puntiamo a dissipare pregiudizi vecchi e nuovi”

Oriente e Occidente, città e continenti verso un nuovo mondo, disarmati dai pregiudizi, pronti a convivere nel mondo globale, a condividere una comunanza di destino che si costruisce in mezzo a tante ferite con l'"artigianato della pace". E' di ieri la visita a Sarajevo, la “Gerusalemme dei Balcani”, di Papa Francesco che sta ultimando l'enciclica dedicata alle ferite climatiche del pianeta. Domani Firenze, città teologale, diventa protagonista e teatro di 'Dialoghi di Civiltà', promossi dalla Comunità di Sant'Egidio e dall'università di Al-Azhar per “un'offensiva del dialogo”, con la partecipazione delle massime autorità religiose del mondo sunnita, guidate dal Grande Imam di Al Azhar (Il Cairo), Ahmad Mohammad Al-Tayyeb, alla sua prima visita ufficiale in Europa, mentre sta redigendo, in Egitto, un documento per proteggere l'Islam e le società in cui è diffuso dall'aggressione ideologica e dalla violenza.

A dialogare con le voci autorevoli dell’Islam sunnita saranno a Firenze oltre al fondatore della Comunità di Sant’Egidio Andrea Riccardi, alcuni esponenti politici e istituzionali europei tra cui Romano Prodi e il segretario generale dell’European External Action Service, Alain Le Roy. Il Comune, con il sindaco Dario Nardella, è copromotore dell'evento.

L'apertura lunedì pomeriggio in Palazzo Vecchio (Salone dei Cinquecento, ore 16), con i saluti di Dario Nardella, del cardinale Giuseppe Betori e di Antonio Tajani (Vicepresidente del Parlamento Europeo e responsabile per il dialogo interreligioso). Quindi gli interventi di Al-Tayyeb e Riccardi. Segue un primo panel dedicato alla domanda 'Oriente e Occidente: come comprendersi?', che presenta, come negli altri due previsti per il giorno successivo, un confronto tra due esponenti occidentali e due orientali (Romano Prodi; Mahmoud Hamdy Zakzouk, Alto Consiglio degli Ulema di al-Azhar; Alain Le Roy; Hassan Shafi’e, Presidente dell’Accademia di Lingua Araba; presiede Vittorio Ianari).

Martedì 9 giugno mattina il confronto continuerà in Palazzo Medici Riccardi, sede della Metrocittà (ore 9.30, Sala Luca Giordano) sui temi 'Convivere nel mondo globale' (Ghazi bin Muhammad bin Talal, Consigliere particolare del Re di Giordania Abdullah II; Alexandre Adler, storico, editorialista di 'Le Figaro'; Muhammad Quraish Shihab, accademico e politico indonesiano; il sociologo spagnolo Manuel Castells; presiede Ahmed Abdelaziz Al Haddad, Gran muftì di Dubai), e 'Oriente e Occidente: quale messaggio al mondo?' (Lluís Martínez Sistach, Cardinale, arcivescovo di Barcellona; Abdelrahman Siwar El-Zahab, Presidente emerito della Repubblica del Sudan; Olivier Roy, Orientalista e politologo, docente all'Istituto universitario europeo; Ali Elcharif Mohamad Elamine, intellettuale e opinionista sciita del Libano; presiede Marco Impagliazzo).

“Questo dialogo tra culture – spiega Marco Impagliazzo, presidente di Sant'Egidio – darà occasione al Grande Imam e ad altre importanti autorità musulmane di spiegare il volto di un Islam tanto diverso da quello presentato oggi dall’Isis e dall’oscurantismo violento. Auspichiamo – ha aggiunto Impagliazzo – la nascita di un’Unione dei Paesi musulmani sul modello dell’Unione europea perché uno dei problemi esistenti nel mondo islamico è la mancanza di integrazione: potrebbe rappresentare per l’Europa un prezioso interlocutore”

“E' un incontro – osserva Dario Nardella - che si pone controcorrente perché punta a dissipare pregiudizi vecchi e nuovi, che sono come una patina sui nostri occhi e hanno fatto pensare che lo scontro fosse un destino inevitabile. Ma il presente e il futuro sono vivere insieme e riscoprire radici e orizzonti comuni. Il Comune di Firenze sarà parte attiva in questo difficile compito. Sono lieto che questo incontro si svolga a Firenze, culla dell’Umanesimo, che accoglie con entusiasmo e con uno sguardo carico di attese e prospettive quanti, lunedì e martedì prossimi, verranno a confrontarsi nei Dialoghi di Civiltà”.

“L’obiettivo – insiste Impagliazzo – è quello di una collaborazione tra due mondi per arrestare i conflitti e salvare la coabitazione: occorre costruire ponti in un tempo in cui troppi ponti vengono sistematicamente distrutti”. Da una parte il mondo musulmano, che vive un momento complesso e di crisi, “deve prenderne coscienza assumendo una posizione chiara a favore del dialogo, contro ogni deriva violenta”, dall’altra “l’Occidente deve portare avanti una seria autocritica di fronte ad atteggiamenti di islamofobia e xenofobia, che si sono manifestati recentemente anche con il rifiuto dei profughi che arrivano sulle nostre coste”.

comments powered by Disqus