Libano, confine sud

MEDAL PARADE 1

Ed ecco arrivare il momento tanto atteso dopo sei mesi lontani da casa: la medal parade. Cerimonia che è stata semplice e sobria proprio come la volevo io. Un momento Genuino,Familiare,intimo. Semplicemente indimenticabile.

Con l'inno delle nazioni unite come sottofondo e un discorso di ringraziamento che ci ha fatto sentire apprezzati e stimati. Un comandante eccezionale che ci appunta la medaglia e uno ineguagliabile che ci stringe la mano, che stringe a tutti la mano, congratulandosi e ringraziando ancora. Tutto avvolto in un turbine di emozioni a coronare un periodo che ha segnato indelebilmente le nostre esistenze. C'è stata la felicità di aver raggiunto un traguardo, la soddisfazione di aver concluso un periodo intenso e irripetibile e l'orgoglio di essere stati un piccolo ingranaggio di un grande meccanismo perfetto. Quella pienezza che ti fa sentire di non voler essere che qui oggi e che non c'è nessun altro posto al mondo dove dovresti essere. Perché il senso della nostra missione è forte: mantenere una pace duratura e garantire sicurezza in una terra martoriata da un conflitto infinito. Sostenere e supportare una popolazione che ha davvero bisogno del nostro intervento.

C'è ,credo, per ognuno di noi anche molto di più dietro questa una nuova medaglia. Sei mesi concentrati, densi, carichi di mille significati. Leonte 18: dovessimo dare una definizione completa non basterebbe un libro. Il suo senso e il suo valore è sì soggettivo e personale, ma qualcosa accomuna tutti. La fierezza di aver contribuito al nostro compito istituzionale dedicando il nostro lavoro e la nostra risorsa più preziosa e non rinnovabile: il nostro tempo. Il sacrificio di aver speso sei mesi della nostra vita lontani da casa e dai nostri cari in un posto dimenticato al confine sud, le privazioni e le preoccupazioni per la nostra famiglia che rimangono sempre lì, in sottofondo. Un'esistenza divisa a metà ma che forse proprio per questo ci fa lavorare ancora più concentrati sul nostro nobile obiettivo.

Avevo gli occhi lucidi quando è arrivato il mio momento... Oltre alla commozione di aver ricevuto un forse meritato riconoscimento, per quel gusto dolceamaro di come è di fatto la vita. Di come un momento così atteso ed emozionante ti sfugge di mano perché tutto sta per terminare. La stanchezza e la fatica per un attimo sono scomparse lasciando il posto ad un pizzico di malinconia e ad un'immagine incisa nella mente di tanti baschi blu uniti nello stesso sentimento, fieri del nostro mandato.

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