L'Italia sulla luna

Al Senato i franchi tiratori salvano De Gregorio (Pdl). Pronti a entrare in “Italia pulita”

Il senatore del Pdl Sergio De Gregorio non andrà agli arresti domiciliari come richiesto dalla procura di Napoli. De Gregorio, che è accusato di associazione per delinquere, concorso in truffa e truffa aggravata per concorso in erogazioni pubbliche nell’inchiesta che vede indagato anche l’ex direttore de L’Avanti Valter Lavitola, è stato salvato dal voto a scrutinio segreto dell’assemblea del Senato.
Contro l’arresto hanno votato 169 senatori, a favore 109, astenuti 16. Si è trattato di un voto che ha ribaltato la decisione della Giunta delle immunità di Palazzo Madama che un mese fa aveva dato parere favorevole all’arresto.
Contro l’arresto, nelle dichiarazioni di voto, si era espresso solo il Pdl. A favore Pd, Udc e Lega Nord. Facendo un po’ di conti (il Pdl ha 127 seggi) è risultato che un bel po’ di franchi tiratori, nel segreto dell’urna, si sono espressi a favore della libertà del collega senatore. E la maggioranza è stata nettissima.
Dicono i maligni che questo forse potrebbe essere stato il primo atto fondativo del nuovo partito che ha in mente Berlusconi e che, come si sussurra, dovrebbe chiamarsi “Italia pulita”. Dicono sempre i maligni che sarebbero pronti a entrare in “Italia pulita” anche tutti i franchi tiratori che hanno salvato De Gregorio dall'arresto, una volta appalesatisi all’ex Premier.

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