L'Italia sulla luna

Monti vince facile: per gli esodati “mini patrimoniale” sui pensionati

Qualche volta sembra davvero che anche il governo Monti (così come quello precedente, quello del barzellettiere) si metta a dare i numeri e a indicare soluzioni cervellotiche per risolvere i problemi.
Prendete ad esempio la vicenda esodati. A parte il fatto che nessuno sa ancora quanti possano essere questi poveretti che sono nel guado senza lavoro e senza pensione, anche perché ogni giorno escono nuove cifre e nuove situazioni personali (una vicenda surreale che in un paese normale avrebbe dovuto portare alle dimissioni del ministro del lavoro Fornero o del direttore dell’Inps) ebbene ora il governo sembrerebbe aver trovato il sistema per sostenere i costi di detta operazione. Perché, a quanto sembra, a finanziare il prepensionamento degli esodati, potrebbe essere il blocco dell’indicizzazione delle pensioni più ricche.
Insomma, in soldoni, a pagare i danni della riforma pensionistica varata scriteriatamente dalla “choosy” Fornero, dovrebbero essere altri pensionati. Più fortunati certo di tanti altri perché guadagnano sei volte più del minimo Inps (circa 2.800 euro al mese) , ma che sempre pensionati sono. A loro, che si sono guadagnati onestamente la pensione, che certamente per tutta la vita hanno pagato le tasse fino all’ultimo centesimo, che con quella pensione mantengono qualche giovane familiare vicino o lontano senza lavoro, a loro dicevo niente più rivalutazione dell’assegno in base al costo della vita.
E a me, questa decisione, sembra davvero una vergogna forse addirittura incostituzionale.
Per aiutare gli esodati e risolvere tutti i loro gravissimi problemi colpevolmente non presi in considerazione in anticipo dalla signora Fornero, non si ricorre insomma ad un taglio delle immani spese della politica, non si prevede il blocco di stipendi stratosferisci di politici, manager e magistrati vari, non si prevede di intensificare la lotta agli evasori fiscali, non si prevede di recuperare risorse dai vitalizi di politici lungodegenti e veline parecchio vispe. No, si prevede di “tassare” o se preferite di “tartassare” altri pensionati.
Ieri, difronte alle voci sempre più insistenti che circolavano il professor Monti (premier di un governo che ha fatto bene tante cose ma che non si decide a mettere in panchina personaggi che sembrano inadeguati all’incarico ricevuto) ha smentito di voler mettere una patrimoniale sulle grandi ricchezze. Certo, è più facile mettere una “mini patrimoniale” su pensionati più fortunati di altri, ma non certo “ricchi”.
I grandi ricchi, si dice, davanti all’ipotesi di una patrimoniale potrebbero scappare all’estero con le loro fortune. Meglio non toccarli. I pensionati più fortunati di altri sono invece costretti a restare in un Paese dove si pensa solo a penalizzare quelli che non possono sfuggire e dove non si pensa seriamente a recuperare un’evasione fiscale calcolata in 150 miliardi di euro l’anno. Questa è l’Italia. Dove un comico si appresta (questo è l’augurio di molti) a spazzare via un’intera classe politica.

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