L'Italia sulla luna

Renzi deve recuperare tutti i moderati (anche di centro) e lasciar perdere i vendoliani

Non credo, come ha detto poche ore fa Nichi Vendola che attualmente Matteo Renzi sia “un giovanotto sull’orlo di una crisi di nervi”. Credo però che Renzi, il rottamatore, in questa campagna elettorale per le primarie del Pd, che avranno la degna conclusione domenica prossima, abbia commesso un grave errore che gli potrebbe costare la scalata al vertice del Pd e quindi alla candidatura a premier del governo prossimo venturo.
Quale sarebbe il grave errore? Quello (e lo dico da sostenitore del sindaco di Firenze, una città tornata ad essere con lui bellissima) di aver sottovalutato secondo me il ruolo dei moderati.
Durante la sua estenuante campagna elettorale Renzi ha detto più volte che il “suo” Pd per vincere alle prossime elezioni dovrebbe recuperare anche i voti dei numerosissimi elettori del centrodestra, un nucleo politico ormai allo sfascio più totale.
E fin qui nulla da eccepire, anche se parecchi del Pd hanno avuto da eccepire sulla posizione del sindaco. Affari loro. Perché fortunatamente (scomparsi i blocchi ideologici) una buona parte dell’elettorato è diventata fluttuante, va dietro senza pre-giudizi a programmi, idee e personalità. E questa parte dell’elettorato è soprattutto quella che viene indicata genericamente col termine “moderata”.
Tutto bene quindi per il rottamatore. Solo però che al primo dibattito in tv fra i cinque candidati alle primarie ecco che Renzi davanti alle telecamere di Sky sembrava flirtare (politicamente, s’intende) con il leader di Sel Vendola. Ma come? Il liberista Renzi (e soprattutto “libero” come tiene a sottolineare lui) va a cercare le simpatie del radicale governatore della Puglia e del suo elettorato? E come, nello stesso tempo Renzi stronca sul nascere l’ipotesi di una alleanza con l’Udc di Casini?
Eh sì, proprio così. Dichiarazioni di intenti che sono state replicate anche ieri sera durante lo scontro diretto in tv col segretario del Pd Bersani.
Renzi ha ribadito il suo no a Casini, leader dell’Udc, e (secondo anche l’interpretazione di molti commentatori) ha rivolto le sue attenzioni non più al leader di Sel Vendola (che da giorni già si è espresso a favore di Bersani) ma al suo elettorato.
In sintesi quindi, a quanto è dato di capire (ammesso che in politica si possa capire qualcosa che abbia validità per più di qualche ora) Renzi per queste primarie e per un suo eventuale governo avrebbe intenzione di catturare parte dell’elettorato “rivoluzionario”del Pd (quello contrario all’”usato sicuro” Bersani), parte dell’elettorato moderato del Pdl e parte dell’elettorato radicale di Sel. Possibile mai che nei seggi elettorali possa avvenire questa fusione che, se avesse luogo, avrebbe dell’incredibile?
Spero, per il desiderio di rinnovamento che gran parte del Paese auspica, che Matteo Renzi nelle prossime ore possa lasciare andare alla deriva i non certo moderati seguaci di Vendola e riaprire la porta ai moderati di centro. Pier Luigi Bersani, da vecchio marpione della politica, ha già riaperto uno spiraglio per Casini e i suoi.

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