L'Italia sulla luna

Col suo ridicolo show in streaming Grillo ha preso in giro anche i suoi

Povero Grillo, davvero ridicolo quel monologo tenuto in streaming durante l’incontro con Matteo Renzi per la formazione del nuovo governo. Davvero inusitato per uno che vuole essere leader di un partito non solo non voler ascoltare ma neppure voler far parlare un altro leader di partito (nonché premier incaricato) che ha davanti a sé. Come lo vogliamo chiamare questo comportamento? Da sfascistello?
Grillo, cotonato guru del M5S e Casaleggio, l’altro guretto del movimento, avevano già fatto sapere in anticipo che loro non avevano nessuna intenzione di incontrare il segretario del Pd Renzi, che a loro delle consultazioni per il governo non gliene fregava assolutamente nulla. Ma siccome loro (Grillo e Casaleggio) sono molto ma molto democratici avevano deciso di indire un referendum via web tra tutti gli iscritti al movimento. Domanda: andare o non andare all’incontro con Renzi?
La risposta degli attivisti con diritto di voto ha sconfessato la posizione di Grillo e Casaleggio perché la maggioranza (20.843 contro 20.397) ha democraticamente deciso via web che Grillo doveva andare a incontrare Renzi e ascoltare cosa aveva da dirgli.
E così è stato. Grillo (dopo la puntata del suo consueto show tenuta a Sanremo la sera prima) ieri mattina si è incontrato con Renzi, in un ufficio della Camera, in diretta streaming.
Ma, come ormai si sa, non si è trattato di un incontro. E’ stato piuttosto un non-incontro durato nove minuti, nel corso del quale Grillo ha urlato per otto minuti lasciando a Renzi, che voleva esporre il senso della consultazione, poco più di un minuto. Tanto che ad un certo punto Renzi ha detto a Grillo :”Dammi un minuto…” e lui di rimando: “No, no, ma io non sono democratico…”.
Un ridicolo show per ribadire concetti già ampiamente espressi: che loro grillini duri e puri sarebbero andati avanti per la loro strada senza ascoltare o confrontarsi con nessuno.
Renzi, che ha messo in mostra insospettabili e ammirevoli dosi di pazienza davanti ai toni piuttosto accesi del cotonato, ha tentato più volte di far ragionare Grillo, inventandosi alla fine una battuta riuscita davvero bene: “Grillo esci dal tuo blog”.
Del ridicolo della vicenda si è detto. A questo punto c’è da chiedersi solo per quale motivo Grillo sia andato ad incontrare Renzi. E c’è da chiedersi quanto abbia gradito il suo atteggiamento la metà di quegli attivisti che avevano votato perché il loro leader andasse a sentire cosa aveva da dire il premier incaricato.
Insomma, Grillo ha fatto una figuraccia anche davanti ai suoi: aveva detto che non voleva andare all’incontro, è stato costretto ad andarci per rispettare il risultato del referendum via web, ci è andato ma poi ha fatto come più gli piaceva senza stare ad ascoltare e disattendendo il mandato ricevuto. E prendendo in giro tutti quegli attivisti che lo avevano invitato ad andare ad ascoltare. Davvero un bell’esempio di leader. Ha urlato per otto dei nove minuti dell’incontro non facendo parlare Renzi. Col risultato che oggi si legge dappertutto che la sfida è stata vinta da Renzi e persa male da Grillo.
Si può quindi dire che con qualche altro incontro in streaming come quello di ieri c’è qualche speranza che tanti elettori grillini possano quanto prima prendere le distanze sia dal guru che dal guretto.

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