M’inchino o non m’inchino davanti al boss? Nel dubbio meglio sospendere le processioni
Povero Papa Francesco, chissà mai quanto dovrà impegnarsi e combattere per cambiare quella Chiesa che è stato chiamato a guidare. Una battaglia dopo l’altra, un’ infinità di problemi da affrontare giorno dopo giorno. Dai più clamorosi (la pedofilia) a quelli apparentemente più insignificanti.
Come quello offerto in queste ore dal Vescovo di Oppido-Palmi monsignor Francesco Milito. Il quale ha deciso di sospendere fin da oggi tutte le processioni della diocesi. Sospensione a tempo indeterminato.
La sospensione è stata decisa in seguito alla vicenda (accaduta a Oppido Mamertina durante il corteo del 2 luglio scorso) dell’inchino della statua della Madonna delle Grazie davanti alla casa del boss della ‘ndrangheta Peppe Mazzagatti, ottantaduenne ergastolano a cui sono stati concessi (e questo è un altro risvolto inquietante della vicenda) gli arresti domiciliari.
Da parte della diocesi calabrese è stato anche fatto sapere che “la scelta del vescovo è finalizzata ad avviare una profonda riflessione sullo svolgimento delle processioni dopo quanto accaduto a Oppido Mamertina”.
Una decisione davvero delirante. E immaginiamo anche quali possano essere le profonde riflessioni. Tipo: m’inchino o non m’inchino davanti alla casa di un qualsiasi boss mafioso? E’ meglio inchinarsi o non inchinarsi? E’ meglio tenersi buoni i boss o la Chiesa e i carabinieri? Arrivando alla conclusione che forse la cosa migliore per togliersi dall’imbarazzo è abolire tutte le processioni. E così è stato fatto.
Che tristezza queste riflessioni, e che tristezza per tutti i credenti convinti, vedere abolito un momento di festa che segna la vita di tante comunità.
Anch’io voglio fare un paio di riflessioni. Queste: quand’è che sarà rimosso dalla parrocchia di Oppido Mamertina quel parroco che ha permesso che la statua della Madonna delle Grazie facesse l’inchino al boss mafioso a cui, a quanto è stato detto, sarebbe anche legato da vincoli di parentela? Quand’è che il Papa smentirà l’assurda decisione del vescovo e ripristinerà in Calabria la tradizione delle processioni senza inchini di alcun genere?