I Governatori non vogliono ridurre gli sprechi e si nascondono dietro l’assistenza sanitaria
“Siccome per vent’anni hanno sempre pagato le famiglie, ora se iniziamo a fare un po’ di tagli ai ministeri e alle regioni non è che si possono lamentare”.
E invece le Regioni si lamentano parecchio davanti a quanto ribadito da Matteo Renzi, a “Domenica live”, ospite di Barbara D’Urso a Canale 5. Renzi, come al solito non ha fatto tanti giri di parole per indicare dove andrà a trovare alcuni dei miliardi che gli servono per la sua Legge di Stabilità. Tagli ai ministeri ma anche alle Regioni dove, ha detto, ci sono troppe Asl, ci sono troppi supermanager, troppi sprechi, dove le siringhe da una parte costano 5 (si fa per dire) e dall’altra 10.
Il programma di tagli il premier lo sta enunciando da qualche giorno e subito le Regioni, per bocca del presidente della Conferenza Sergio Chiamparino (governatore del Piemonte e, quando serve, “renziano della prima ora”) si sono subito risentite e hanno aspramente criticato il progetto, dichiarando che è impossibile tagliare fondi alle Regioni e che se ciò avvenisse le Regioni si troverebbero nella necessità di ridurre l’assistenza sanitaria ai cittadini. Due paroline (“assistenza sanitaria”) alle quali i governatori subdolamente e vergognosamente ricorrono perché sanno bene quale effetto possano avere sull’opinione pubblica.
Non dicono i governatori, parliamone, vediamo, guardiamo se ci sono sprechi, individuiamo possibili risparmi, ecc. No, le prime parole che dicono sono sempre quelle: saremo costretti a tagliare l’assistenza sanitaria.
Ora io penso che Renzi non sia un pazzo che si alza la mattina (prestissimo) e per trovare qualche miliarduccio di euro decide di tagliare i fondi alle Regioni. Non penso che sia un irresponsabile che se la prende un giorno sì e l’altro pure con quella casta dei burocrati, così efficienti (per loro stessi) nella loro inefficienza. Non penso che sia uno sprovveduto che un giorno sì e l’altro pure se la prende coi sindacati. E ora con i governatori delle Regioni.
Penso che Renzi, prima come presidente della Provincia di Firenze poi come sindaco di Firenze, abbia sperimentato in prima persona cosa possa significare l’inefficienza della burocrazia, cosa possano significare tutti gli ostacoli possibili e immaginabili messi in campo dai sindacati davanti a qualsiasi progetto che non sia stato partorito dalle loro illuminate menti. E penso anche che Renzi possa avere osservato da vicino quanti soldi, giorno dopo giorno, possano essere dilapidati (ripeto: dilapidati) dalle Regioni.
D’altra parte, se qualcuno si vuol togliere la curiosità, grazie alle magnifiche risorse del sistema, basta che vada a digitare su Internet due paroline come “scandali” e “regioni” per farsi un’idea di quello che succede in Italia, di quale enorme fiume di denaro scorra in direzioni opposte alla legge o, per lo meno, alla corretta gestione del denaro pubblico. Sprechi, distrazioni, furbate contabili, ammanchi, rimborsi folli, ruberie piccole e grandi, di cui la vicenda di “Er Batman” è testimonial d’eccellenza. Cene e auto blu, champagne e aragoste. Vacanze a sbafo ed elicotteri. Avvisi di garanzia, rinvii a giudizio (a proposito proprio in queste ore due rinvii a giudizio sono stati chiesti dalla magistratura per due amministratori della regione Piemonte) condanne e qualche assoluzione.
E di fronte a tutto questo “il renziano della prima ora“ Chiamparino cosa dice? Che per rispondere ai tagli governativi lui sarebbe costretto a ridurre l’assistenza sanitaria.
Bene, bravo, bis. Né più né meno come il governatore della Toscana Rossi che davanti al piano Renzi ha fatto presente che sì potrebbe ridurre il numero delle Asl, sì potrebbe ridurre il numero dei supermanager, ma ha anche annunciato che, per mantenere gli stessi servizi, aumenterà le tasse (un superticket) ai toscani dai redditi medio-alti, a cominciare da chi guadagna 50mila euro lordi all’anno.
Un applauso anche per Enrico Rossi, governatore che spera di essere rieletto alle prossime elezioni regionali. Ma a fare il governatore così non sono capaci tutti?