L'Italia sulla luna

“Guerra agli evasori”: Renzi lancia la sfida. Speriamo che sia la volta buona

“E’ finito il tempo dei furbi”. Le parole che Matteo Renzi ha pronunciato davanti alla Guardia di Finanza che inaugurava il suo anno accademico, suonano davvero come un impegno gravoso che il premier si è assunto. Sono cinquant’anni che si sente ripetere il solito ritornello da parte di politici senza vergogna in cerca di voti: lotta all’evasione, colpiremo gli evasori, pagare tutti per pagare meno: parole che duravano l’arco di una campagna elettorale o di un talk show televisivo.

Poi le parole, appena passate le elezioni o la durata dell’incontro televisivo cominciavano a sbiadire e non se ne faceva più di nulla: chi pagava le tasse continuava a pagare e chi non le pagava continuava a non farlo o poteva usufruire di qualche condono fatto su misura.

Siccome non siamo in campagna elettorale e siccome quelle parole non sono state dette da Renzi in un salotto tv ma davanti alla Guardia di Finanza, sono portato a credere che quella contro l’evasione fiscale sarà davvero la nuova battaglia che porterà avanti il giovane premier.

Fino ad oggi a pagare sono stati sempre i soliti noti: tutti i dipendenti a reddito fisso, sia del privato che della pubblica amministrazione e tutti i pensionati. Ad evadere, a contribuire a rendere l’Italia il paese in ginocchio che è oggi, sono stati gli altri. Non tutti, è ovvio, ma tantissimi. Artigiani, commercianti, liberi professionisti.

L’evasione fiscale, è stato detto anche in queste ore, ammonta a 91 miliardi l’anno.  Una cifra che se qualcuno facesse tornare nelle tasche dello Stato potrebbe rendere l’Italia un paese quasi felice.

“Bisogna stangare in modo definitivo coloro i quali violano le norme e lo fanno in modo inaccettabile ma allo stesso tempo servono norme più semplici” ha detto ancora il premier.

Benissimo inventiamoci norme più semplici (mi è stato detto che la dichiarazione dei redditi negli Stati Uniti si compone di un solo foglio, basterebbe copiare) ma lo Stato deve stangare tutti i furbetti che da anni e anni stanno affollando quei quartierini dove vive anche tanta gente che paga fino all’ultimo centesimo di tasse. Personaggi che non dovrebbero essere definiti “furbetti” ma delinquenti, come appunto avviene negli Usa, e trattati di conseguenza.

 

L’impresa di far pagare le tasse anche agli evasori, non è certo facile. Ma io penso che se si è preso un impegno del genere Renzi dedicherà parecchie delle sue energie a combattere quella vergogna che è il male assoluto dell’Italia.  

Certo non sarà una battaglia facile e il premier si scontrerà con lobby potenti e resistenze di varia natura. Ma penso che sarà davvero bello combatterla. E se riuscirà a spuntarla anche in questo al giovane Renzi andrà la riconoscenza (e i voti) di tutti quelli che credono nella giustizia sociale.

E sarà bello non leggere più (come succede regolarmente ogni anno) che medici e avvocati, secondo le loro dichiarazioni dei redditi, sono fra le categorie più sfigate del Paese, che proprietari di bar, ristoratori e gioiellieri guadagnano meno dei loro dipendenti, che i tassisti sono dei benefattori che ci rimettono del loro a portare a destinazione la gente, che i concessionari dei bagni guadagnano come i manovali, che tutti quelli che riparano qualcosa (rubinetti, lavatrici, lavastoviglie, televisori) riescono appena a sopravvivere e che gli imbianchini lavorano praticamente per hobby. E si potrebbe andare avanti per un pezzo.

Sarà bello seguire Renzi, in cui credono tutti quelli che sperano in un’Italia diversa, in questa sua battaglia. Guardiamo quando arriverà la prima mossa.  

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