L'Italia sulla luna

2015, anno cruciale: auguri Italia, ne hai bisogno

Forse sarò deriso anch’io, ma devo dire che mi è piaciuta parecchio la battuta fatta dal premier Renzi durante la conferenza stampa di fine anno. Mi è piaciuto ascoltarlo mentre si paragona ad Al Pacino, vecchio e stanco allenatore di football americano in “Ogni maledetta domenica”. Un discorso bellissimo quello che Al Pacino fa ai suoi giocatori un po’ sfiduciati poco prima dell’inizio della partita decisiva. Un discorso che si può riassumere così: “Perciò o noi risorgiamo adesso come collettivo o saremo annientati individualmente. E’ il football ragazzi, è tutto qui. Allora che cosa volete fare?”.

Certo, il football è una cosa e la politica è un’altra. Certo, allenare una squadra è una cosa e allenare un Paese è un’altra. Certo, un film è ben diverso dalla realtà, quando ogni maledetta domenica diventa ogni maledetto minuto di ogni maledetta giornata. Però è innegabile che quelle parole pronunciate da Al Pacino nel bellissimo film di Oliver Stone possono ben adattarsi ad ogni situazione.

Perché un’altra cosa è assolutamente certa: o l’Italia ritrova lo spirito di gruppo cioè di nazione che tante volte l’ha tirata fuori dalle situazioni più tragiche (da Caporetto al boom dopo la disfatta della guerra, dalla lotta al terrorismo ai disastri ambientali) oppure non ce la farà mai a rimettersi definitivamente in carreggiata.

Compito gravosissimo quello dell’allenatore di una nazione allo sbando come la nostra, dove sembra davvero che non funzioni niente. Non sono né un disfattista né un gufo ma a guardarsi intorno c’è veramente da farsi prendere dallo sconforto. Ancora più sconforto se uno ha avuto la fortuna di poter girare un po’ per il mondo e vedere come funzionano le cose in altri paesi.

Funziona il parlamento da noi? No, tanto è vero che si va verso l’abolizione del Senato come inteso fino ad oggi. Funzionano le Regioni che (come è successo in Toscana) destinano ingenti fondi (milioni di euro) per far eseguire delle opere necessarie e poi nessuno controlla che quei lavori siano stati eseguiti e i soldi sono spariti? Funzionano le Province? No, basta dare un’occhiata a come è tenuta la rete stradale di loro competenza e un’infinità di scuole di cui si dovrebbero occupare. Ed è per questo che sono fortunatamente destinate alla soppressione.

Funziona la giustizia? No, e lo dimostrano milioni di processi giacenti in attesa di sentenze. Colpa dei magistrati, colpa della mancanza di personale, colpa dei computer che non sono in numero sufficiente, colpa delle leggi? Chi lo sa. Fatto sta che le cause possono ammuffire nei fascicoli per anni.

Funziona il fisco, implacabile con alcuni e parecchio distratto (se non assente) con altri? No di certo, sennò ogni anno non ci sarebbero cento miliardi di evasione fiscale che potrebbero mettere in ginocchio qualsiasi altro paese industrializzato.

Funzionano le ferrovie? Certo, quelle ad alta velocità danno una bella dimostrazione di efficienza, ma provate a prendere un treno regionale, quello che milioni di pendolari devono prendere ogni giorno per andare a lavorare e vi renderete conto di quanta stima possano godere le mitiche ferrovie dello Stato.

E funzionano forse le altrettanto mitiche Poste che in tanti altri Paesi costituiscono un vanto nazionale? No, non funzionano perché le Poste da tempo hanno ormai  deciso di voler essere una banca e di non avere più come preoccupazione principale quella di consegnare le lettere o andare incontro alle esigenze di chi deve pagare un bollettino.

Funzionano forse i sindacati per i quali la prima risposta ad ogni proposta venga fatta dal governo o dagli industriali è “no” e che giustamente hanno come obbiettivo principale (sancito dalla Costituzione) il diritto al lavoro ma che sono pronti a farsi in quattro anche per difendere chi il lavoro non lo intende per niente come un dovere?

Funzionano le banche che proprio in questo periodo sono rimaste chiuse per quattro giorni di seguito e che fino a poche ore fa erano vicine al collasso per la gente in attesa di fare un’operazione?

Si potrebbe andare avanti per una giornata intera a parlare di tutto ciò che non funziona nel nostro Paese. E, purtroppo è questo il Paese che l’allenatore Renzi deve riuscire a raddrizzare provandoci in tutte le maniere, con gentilezza o con estrema determinazione. Magari scontentando tanti anche del suo inenarrabile partito, il Pd. Il 2015, ha detto Renzi, sarà un anno cruciale. Speriamo che sia così.

Ma è soprattutto augurabile che Renzi- Al Pacino riesca a ficcare bene nella mente degli italiani il concetto base di tutto il discorso: “O noi risorgiamo adesso come collettivo o saremo annientati individualmente”.

Per restare in tema voglio chiudere con un paragone sportivo: gli italiani per risorgere dovrebbero comportarsi ogni giorno come Riva, Rivera, Boninsegna e compagnia bella nella storica partita Italia – Germania 4 - 3. Ogni tanto rivedere quella partita e captarne lo spirito potrebbe fare bene a tutti.  

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