L'Italia sulla luna

Tsipras si allea con l’estrema destra e le vestali della sinistra italiana tacciono

Dicono di lui: è un ultrà nazionalista, convintamente di destra; è molto vicino alla chiesa ortodossa; si oppone al multiculturalismo; vuol far rimpatriare i clandestini; si oppone all’immigrazione; chiede la chiusura delle frontiere; è contro la Troika che governa l’Europa (Bce, Ue, Fmi); non vuol rispettare gli impegni di austerità che il suo Paese ha preso con l’Europa; non vuol rimborsare i debito contratti con l’Europa (anche l’Italia avanza alcuni miliardi di euro); secondo lui gli ebrei greci pagano meno tasse rispetto agli altri cittadini e godono di un trattamento preferenziale. Ah, dimenticavo: sostiene anche che i tedeschi sono un popolo di nazisti.  

Ne dicono tante altre ancora di Panos Kammenos, il leader del partito greco “Anel” (acronimo di “Anexartitoi Ellines” che tradotto sarebbe “Greci indipendenti”) economista, 49 anni, una moglie e cinque figli, che da ieri, è il vero vincitore delle elezioni politiche svoltesi in Grecia, un miracolato della politica.  

A dominare le elezioni per la verità è stato Alexis Tsipras, leader di Syriza, partito di estrema sinistra, il cui vittorioso cammino però, purtroppo per lui, si è fermato a 149 seggi rispetto ai 151 della maggioranza assoluta. Gli servivano almeno due seggi per poter governare in santa pace. E così Tsipras in quattro e quattr’otto, senza stare a guardare troppo per il sottile, lui uomo di estrema sinistra, ha fatto un’alleanza con Kammenos, uomo di estrema destra, che gli ha messo a disposizione il suoi tredici seggi raccattati alle elezioni.

Il giorno dopo tutto questo bailamme politico e l’annuncio di questa alleanza davvero sconcertante, mi sarei aspettato se non una dura presa di posizione almeno un distinguo da parte di tanti rappresentanti della sinistra radicale italiana che da tanti mesi  si stanno comportando come sfegatati fan di Tsipras.

Invece ho avuto una grande delusione: perché quasi tutte le immacolate vestali della politica di casa nostra  (da quelli di Sel a quelli della minoranza del Pd) che officiano per l’esotico e affascinante Tsipras, davanti ad un accordo del genere che in Grecia mette insieme estrema destra e estrema sinistra, si sono ritirate in un rigoroso riserbo. Un accordo difeso persino l’altra sera, di fronte ad uno sbigottito conduttore, da una giornalista del “Manifesto” a Linea Notte del Tg3.

Ma come, per le vestali della sinistra radicale italiana lo scandalo politico più eclatante dell’ultimo anno è stato l’accordo del Nazareno fra Renzi e Berlusconi per fare le riforme e ora non spendono neppure una parolina per l’accordo fra Tsipras e  Kammenos?

Ma come, da mesi queste vestali del dissenso e della “purezza” della politica, hanno messo sulla graticola per gli accordi fatti (benedetti peraltro dal presidente della Repubblica), un leader moderato del centrosinistra e una leader moderato del centrodestra, e ora non hanno nulla da dire sulla inquietante alleanza, in Grecia, di un leader di estrema destra e un leader di estrema sinistra?

Ma come non hanno da fare neppure un piccolo appunto? Oppure l’hanno fatto e io mi sono distratto?  

Di tutto questo non può che gioire Matteo Renzi, il premier che sta cercando di cambiare verso all’Italia grazie anche all’aiuto del centrodestra di Alfano e la benevolenza di Forza Italia di Berlusconi.

Certo, Renzi è Renzi e non è Tsipras, è italiano e non è greco (e questo per gli esterofili di sinistra è un difetto); forse su alcune vestali della sinistra radicale non esercita neppure quel fascino mitologico che emana Tsipras.

Chissà cosa succederebbe se un giorno Renzi (per qualche strano disegno del destino) decidesse di allearsi con la Lega di Salvini o (che il Dio della politica non voglia mai) con l’accoppiata Meloni-La Russa di “Fratelli d’Italia”.

Chissà come strillerebbero, come starnazzerebbero, come si rivolterebbero le vestali della sinistra di casa nostra (alcuni nei giorni scorsi sono andati addirittura in pellegrinaggio ad Atene per sostenere il leader di Syriza) tanto felici oggi per l’accoppiata greca Tsipras-Kammenos.       

      

    

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