L'Italia sulla luna

Mattarella presidente della Repubblica: Renzi trionfa senza rottamare

665 voti su 995 votanti: Sergio Mattarella, eletto alla quarta votazione, è il nuovo presidente della Repubblica. Sergio Mattarella, 74 anni, palermitano, figlio di Bernardo, importante esponente della Dc del dopoguerra, fratello minore di Piersanti, presidente della regione Sicilia, ucciso dalla mafia nel 1980 sotto casa a Palermo. Sergio Mattarella, giudice della Corte Costituzionale, per 25 anni in parlamento (ha fatto tutto il percorso dalla Dc al Pd) più volte ministro, anche vicepresidente del Consiglio con premier Massimo D’Alema.

“Penso che ti sentirai tradito da questo risultato” mi dice il solito amico.

-Tradito da chi, scusa?

“Tradito da quel Renzi per il quale tu fai il tifo, tradito dal rottamatore che tutto vuol innovare, che a tutto vuol cambiare verso e che alla presidenza della Repubblica impone un candidato che, pur autorevole e integerrimo a detta di tutti, è pur sempre un esponente di rilievo della prima repubblica, quella repubblica che ha contribuito a portare l’Italia allo stato di fallimento in cui si trova oggi”.

Come contraddire le parole di questo amico, sempre così critico rispetto alle mie idee e alle mie scelte? In effetti quando Matteo Renzi, a poche ore dall’inizio delle votazioni per l’elezione del presidente, ha tirato fuori  il nome di Sergio Mattarella mi sono sentito un po’ tradito. Avevo sperato (anche su questo blog) in un cambiamento di tendenza nell’elezione del presidente; avevo sperato in una candidatura fuori dai giochini (o “gioconi” spesso pericolosi) della politica; avevo sperato in un candidato che niente avesse a che fare con la politica attiva o coi partiti; avevo sperato in un nome totalmente nuovo rispetto al consueto Totoquirinale. Avevo sperato, ma le cose non sono andate così.

“E quindi il tuo Renzi almeno in questa occasione ti avrà deluso, devi ammetterlo”.

-Effettivamente il primo impatto col nome di Mattarella fatto da Renzi è stato davvero di grande delusione ma poi le notti portano consiglio.

“E quali consigli ti hanno portato le tue notti fatte di telegiornali e televendite?” insiste beffardamente l’amico.

-Mi hanno fatto capire che l’elezione del presidente della Repubblica era il vero banco di prova di Renzi e del suo governo e che non poteva in alcuna maniera fallire;  mi hanno fatto capire che sul nome del suo candidato lui si sarebbe giocato tutto; mi hanno fatto capire che lui aveva scommesso tutto sul fatto che il presidente sarebbe stato eletto al quarto scrutinio, perché dal quarto in poi tutto si sarebbe sfilacciato e si sarebbe andati verso il caos; mi hanno fatto capire che la sua esigenza primaria era recuperare con un nome condiviso quella che almeno fino a poche ore fa si era dimostrata la parte più ostile al suo premierato, e cioè proprio la minoranza del suo partito, da Cuperlo a Civati, da Fassina ai bersaniani, a Rosy Bindi.

Mi hanno fatto capire che in questo momento il rottamatore non poteva continuare a rottamare. Che non si può rottamare tutto e tutti in continuazione. E così non ha rottamato l’idea di Mattarella alla presidenza della Repubblica e col nome di Mattarella, non so se individuato da lui o suggeritogli da qualcuno, ha riconquistato tutti i voti che gli servivano per  una clamorosa affermazione sua personale e di tutto il Pd.

Insiste l’amico: “Sì, però così facendo, col suo ultimatum sul nome di Mattarella, ha fatto parecchio arrabbiare Berlusconi e potrebbe andare in frantumi anche il patto del Nazareno che gli serve per andare avanti sulla strada delle riforme”.

-Secondo me sono tutte balle, così come, secondo me, sono finte le arrabbiature di Berlusconi. Non ti dimenticare che Berlusconi ha frequentato parecchio il mondo dello spettacolo, è un istrione e per lui fare finta di arrabbiarsi è uno scherzetto. E’ una parte che gli riesce benissimo soprattutto se c’è da tenere buona una minoranza di Forza Italia. Renditi conto che Forza Italia fin da principio non ha presentato convintamente neppure un suo candidato di bandiera, renditi conto che ha minacciato di disertare l’aula al momento del voto su Mattarella ma che poi ha votato tranquillamente scheda bianca. Ed anzi, a fare bene i calcoli, qualcuno di FI ha votato per il nuovo presidente. Tutti dicono oggi che Berlusconi è il grande sconfitto, che è stato trattato malissimo da Renzi. Macché, oggi il Cavaliere sarà felice di come sono andate le cose, l’importante per lui era che non venisse eletto Prodi e Prodi non è mai stato in gioco.   

“Tutta una finta quindi, secondo te”?

-Secondo me sì, l’importante per Renzi e Berlusconi è arrivare a fare le riforme. E per raggiungere questo risultato e dare una grande speranza di rinascita all’Italia in crisi sono pronti a tutto: Berlusconi a sopportare serenamente l’idea  diffusa fra i più di aver fatto una figuraccia, Renzi a dare l’impressione di non essere più il rottamatore di una volta.  

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