Superiorità morale: salpa da Quarto la grande crisi del M5S
Ci racconta un sondaggio (Ipsos sul Corriere della Sera) che il Movimento 5 Stelle, in questi ultimi giorni avrebbe perso circa un punto percentuale nelle intenzioni di voto degli italiani. E per spiegare questo dato la mente non può che andare ai fatti di Quarto, paesone alle porte di Napoli, dove i prodi grillini si sono ritrovati impelagati in una vicenda di voti e camorra che ha squassato il movimento ed ha portato all’espulsione della sindaca del Comune. Prima difesa dai vertici a 5 Stelle, poi invitata ad abbandonare la carica. Infine, difronte alle resistenze della signora Rosa Capuozzo ad abbandonare la poltrona conquistata da pochi mesi, ecco il suo defenestramento avvenuto senza neppure la consultazione via web.
La vicenda è complessa e la magistratura sta indagando sull’accaduto per accertare se ci sia stato o meno il voto di scambio fra un bel numero di esponenti della malavita locale e candidati a 5 Stelle.
Lasciamo lavorare i magistrati in santa pace nella speranza che arrivino prima possibile a stabilire ciò che è veramente successo alle elezioni comunali di quel paese che niente ha a che vedere con i Mille e Garibaldi e mettiamo da parte per un attimo anche i risultati del sondaggio che, come tutti i sondaggi, fotografano una realtà destinata a subire modifiche non da un giorno all’altro ma addirittura da un’ora all’altra.
Fatte queste doverose premesse, penso però che parecchi italiani siano rimasti veramente stupiti dal comportamento dei dirigenti grillini davanti ad un fatto che da giorni e giorni occupa dibattiti televisivi e intere pagine di giornali.
E quello che ha maggiormente sorpreso la platea televisiva e quella dei quotidiani non è tanto la strenua difesa messa in campo dai signori a 5 stelle Grillo, Di Battista, Di Maio e Fico: è loro assoluto diritto esternare in tutte le sedi i dubbi su ciò che è accaduto a Quarto.
A sorprendere molti (anche simpatizzanti dei 5 stelle trovatisi così un po’ spiazzati) sono stati però i toni usati e le espressioni. Tipo (riferendosi al presunto voto di scambio): queste cose da noi non possono succedere, noi siamo duri e puri, noi siamo onesti, noi siamo diversi dagli altri partiti, noi siamo trasparenti, noi non siamo un Pd qualsiasi e via così. Tanto che Renzi, presidente del consiglio nonché segretario del Pd, ha colto la palla al balzo per pronunciare parole di fuoco: “L’idea che il M5S abbia il monopolio della morale, per noi non è mai esistita. Ma adesso chiaramente è venuta meno anche per gli elettori e i militanti dei Cinque stelle. Noi nel Pd la pulizia l’abbiamo fatta e non guardiamo in faccia a nessuno. Ma quale era il presupposto? Che il M5S fosse immune, un partito di perfetti. Ma sono come tutti gli altri partiti”.
E’ questo il punto, è questo il leit motiv politico che ci accompagnerà per chissà quanto tempo, certamente fino alle prossime elezioni amministrative nelle grandi città (a primavera) e forse fino alle prossime politiche (2017?).
I grillini sono, come dicono, tutti duri, puri, onesti, trasparenti, perfetti, al di sopra di ogni sospetto, sono loro i depositari della morale oppure sono come tutti gli altri degli altri partiti?
Personalmente penso che siano come gli altri, né meglio né peggio. Che siano come tutti gli altri politici che tutti i giorni, quando si trovano a gestire qualcosa, devono affrontare una realtà dalle mille sfaccettature, devono misurarsi con situazioni così complesse che spesso non si possono risolvere (ovviamente senza cadere nell’illegalità) solo con la purezza o la durezza.
Ecco dunque perché quegli strepiti dei grillini sulla loro diversità hanno disturbato parecchio. Perché poi è anche una questione di numeri: è possibile mai che tra migliaia e migliaia di iscritti al Movimento non ci sia qualcuno un po’ meno duro e un po’ meno puro? Possibile che non ci sia qualcuno che, tanto per andare sul leggero, gira in automobile senza assicurazione, si è "dimenticato" di pagare il canone della televisione, si è scordato di emettere uno scontrino fiscale?
Su. Non scherziamo. E ancora: è possibile mai che tra i milioni di elettori dei grillini non ci sia qualche camorrista che cerca di infiltrarsi, qualche mafioso in libera uscita, qualche ladro, qualche grande evasore? E i grillini che fanno? Non prendono forse anche loro i voti di questi gentiluomini? Loro, come tutti gli altri partiti.
E allora i grillini farebbero bene a mettere da parte la loro presunta superiorità morale. Perché prima o poi, come ci insegna la storia, troveranno certamente un altro movimento o un altro partito più puro, più duro, più onesto, più trasparente di quello in cui militano.