L'Italia sulla luna

Proposta: il Conclave per eleggere il Papa sia fatto con voto palese su Raiuno

Chissà  se si può dire, ma lo dico lo stesso: mi  sembra che il presidente dei vescovi italiani (Cei) cardinale Angelo Bagnasco si stia, come dicono a Roma, “allargando” un po’ troppo. “Allargando” non nei confronti di qualche altro organismo della Chiesa (affari loro) ma nei confronti dello Stato italiano e del suo parlamento. E’ stato davvero sorprendente ascoltarlo mentre auspicava che il voto sulla legge delle unioni civili e delle adozioni del figlio naturale del partner, possa avvenire nell’aula del Senato a scrutinio segreto, in modo che la libertà di coscienza dei vari senatori possa essere espressa al massimo. Con la speranza, per niente segreta e ovviamente non confessata, di una bocciatura del ddl Cirinnà.

L’ho detto più volte e lo ribadisco: queste ingerenze della Chiesa (o meglio di una parte di essa perché il segretario della Cei Galantino si è dissociato dalle parole di Bagnasco per rispetto delle istituzioni italiane) sono veramente insopportabili.  Ma cosa pensa il cardinal Bagnasco, prode fiancheggiatore (come si ricorderà) del cavalier Berlusconi e dei suoi valori, che l’Italia sia ancora sia ancora quella degli anni Cinquanta quando bastava un piccolo intervento di qualche alto prelato per mettere in soggezione tanti parlamentari (non solo democristiani) e buona parte della polazione italiana tanto sensibile a questi richiami? Pensa questo? Si sta sbagliando.

I tempi sono cambiati, è cambiata l’Italia, è cambiata la società, per fortuna sono cambiati i parlamentari, è cambiata anche la Chiesa finita in questi anni al centro di tanti scandali di tutti i generi, a cominciare da quello che riguarda la pedofilia al suo interno.

E allora, il cardinal Bagnasco  potrebbe anche darsi una regolata e pensare a tante belle cose che riguardano la sua missione.

Bene ha fatto il presidente del Consiglio Renzi a rintuzzare immediatamente questo attacco della Cei e a rispondere fermamente al presidente dei vescovi che se procedere col voto segreto in Senato lo decide solo ed esclusivamente il parlamente italiano e non i vescovi. A Renzi ha fatto eco anche il presidente del Senato Grasso che ha detto: “Rispetto le opinioni ma sulle procedure decidono le istituzioni repubblicane”.

Renzi rappresenta al massimo livello le istituzioni e ha fatto bene a rispondere come ha risposto, con fermezza e compostezza.

Da fiorentino mi sarebbe tanto piaciuto se Renzi, anche lui fiorentino e dallo spirito parecchio arguto, avesse risposto a Bagnasco: benissimo, noi vi diamo il voto segreto sulle unioni civili e voi ci date la diretta su Raiuno del Conclave con voto palese dei cardinali. Tanto per capire una volta per tutte le modalità e le dinamiche, non sempre serene, con cui viene eletto un Papa.

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