Comunali, tutto può cambiare. Per ora ha perso solo chi non va al ballottaggio
“Allora Matteo ha battuto una boccata eh? Che ne dici?”
L’inizio di settimana, in un bar, in piedi davanti ad un caffè, non è dei migliori. Ma non per l’esplicita voglia di sfottere contenuta in quelle parole di un conoscente, ma per il desiderio che hanno tantissimi di commentare i risultati del primo turno delle amministrative svoltosi domenica.
Io non ne ho per niente, ma non perché i risultati non rispecchino le aspettative che uno poteva essersi fatto in mente, ma perché, come è nella realtà dei fatti, i risultati di domenica sono quelli del primo turno, sono quelli del primo tempo di una partita che avrà la sua conclusione fra quindici giorni, al secondo e definitivo turno.
Per questo resto veramente sconcertato quando sento Grillo, guru nonché garante dei 5Stelle, parlare del trionfo della sua candidata Raggi a Roma, oppure sento parlare Salvini, leader di una Lega con parecchi problemi, che parla della disfatta (secondo lui) del Pd e di Renzi. Il quale Renzi sottolinea di non essere soddisfatto del risultato del suo Pd, ma niente di più. E mi scappa veramente da ridere a leggere le dichiarazioni della Meloni e del quasi miracolo che lei (sempre secondo le sue parole) avrebbe compiuto a Roma, sfiorando il ballottaggio.
Il giorno dopo le elezioni come sempre (e come ha fatto bene a rimarcare sarcasticamente il Premier) tutti hanno vinto e nessuno ha perso, secondo lo schema supercollaudato della vecchia politica. In un mondo che viaggia alla velocità della luce c’è perfino chi, per confortarsi nell’idea di aver vinto nonostante la sconfitta, fa riferimento ai dati delle amministrative di cinque anni fa. Cinque anni fa. Quasi un secolo fa. Schemi vecchi e stantii.
E poi, anche nei commenti su come è andato il primo turno, mai dare niente per scontato. Come se qualcuno avesse parlato di trionfo del Milan alla fine del primo tempo della finale di Champions League contro il Liverpool, svoltasi nel maggio del 2005 a Istanbul. Al 45’ Milan avanti di tre gol e Reds in ginocchio. Nella ripresa i rossi d’Inghilterra prima pareggiano il conto e poi, dopo i supplementari senza gol, si portano la Coppa a casa grazie ai rigori. Come se qualcuno, pochi mesi fa, avesse parlato del miracolo della Juve a Monaco, quando alla fine del primo tempo conduceva per due a zero sul Bayern e stava per cacciarlo dalla Champions. Poi si sa come è andata a finire.
E allora, senza stare a fare tanti discorsi, senza trionfalismi o crisi depressive, miracoli o accidenti, c’è solo da dire (ed è quello che ho detto all’amico che poi mi ha pagato il caffè) al momento, al termine di questo primo tempo elettorale, non ci sono né vincitori certi, né vinti certi. Tutto può cambiare come insegnano le recenti elezioni in Austria.
Sul campo di battaglia sono rimasti solo gli irrimediabilmente sconfitti. Che poi, voti o non voti, raffronti o non raffronti, sono quelli che non potranno prendere parte al secondo tempo della partita, quelli che non sono riusciti neppure ad arrivare al ballottaggio.
Per chiarezza dei fatti e restringendo il cerchio solo alle grandi città (anche se si è votato in 1300 comuni e quasi 1000 sono già stati conquistati dal Pd): a Torino, dove il secondo tempo si giocherà fra Pd e 5Stelle, il grande sconfitto è il Centrodestra. A Milano, dove il 19 giugno se la vedranno Pd e Centrodestra, i grandi sconfitti sono i grillini.
Grillini clamorosamente sconfitti anche a Bologna dove a contendersi la poltrona di sindaco saranno i candidati del Centrosinistra e del Centrodestra.
A Roma dove la finale vedrà di fronte M5Stelle e Pd, la grandissima sconfitta è tutta per il centrodestra: per Giorgia Meloni che ne rappresentava una parte con gli alleati della Lega e per Marchini candidato scelto da Berlusconi e Forza Italia.
A Napoli, il grande sconfitto è il Pd (ma sconfitti clamorosamente anche quelli del M5Stelle) che dovrà fare solo da spettatore allo scontro fra la Sinistra rappresentata da De Magistris e il Centrodestra rappresentato da Gianni Lettieri.
Ecco i risultati del primo turno, a parer mio, vanno letti in questa maniera. Tutto il resto è solo perdita di tempo. Il 19 giugno si giocherà il secondo tempo: tutti ripartiranno dallo zero a zero. Nella notte si conosceranno i veri vincitori di queste amministrative. E a quel punto non ci sarà più da discutere.