L'Italia sulla luna

Forza Cavaliere, pietà non l’è morta

Pochi giorni fa, in occasione della morte dell’europarlamentare della Lega Gianluca Buonanno, ho letto sul web e visto vignette a dir poco raccapriccianti. Martedì, al San Raffaele di Milano, sarà operato al cuore Silvio Berlusconi, leader anziano e indiscusso di Forza Italia. E anche in questo caso ho letto e visto in internet cose insopportabili.

Non ho mai condiviso il pensiero del leghista Buonanno per le sue posizioni estreme su alcuni aspetti della nostra vita sociale (a cominciare dalla questione omosessualità). Ho sempre attaccato Berlusconi non solo per alcune delle sue idee, ma soprattutto per i suoi comportamenti privati (comportamenti privati che, quando riguardano un personaggio pubblico, diventano essi stessi pubblici). E per alcune affermazioni che fanno parte della mia memoria (non dimenticherò mai quando definì “eroe” il mafioso Mangano che gli faceva da stalliere).

Ciò detto, nel mio estremo piccolo, condanno nella maniera più assoluta tutti quelli che in questo momento di grave preoccupazione sia per Berlusconi che per tutta la sua famiglia, nonché per i suoi elettori, danno seguito a vergognose considerazioni.

E allora sono qui a dire, Forza Cavaliere, guarisca e si rimetta presto. Anche a capo del suo partito. Sarà un piacere batterla nel confronto politico.   

“Pietà l’è morta” recitava una famosa canzone di tanti anni fa. No, pietà (la pietas degli antichi romani) non può morire. E i social devono respingere nella maniera più assoluta l’abbrutimento di tanti suoi frequentatori.

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