Consenso: D’Alema tra Vasco Rossi e Califano
Il rottamato Massimo D’Alema ha riunito a Roma i suoi amichetti del No e, per continuare a contrastare il segretario del suo partito Renzi, ha fondato una nuova associazione. Un’associazione che non distribuisce tessere ma necessita di quote di iscrizione e deve tenersi pronta ad ogni evenienza (scissione dal Pd, elezioni anticipate o l’arrivo dei cosacchi ad abbeverare i loro cavalli alla fontana di Piazza San Pietro?).
Non venendogli in mente niente di meglio questa nuova associazione l’ex lider Maximo, forse ispirandosi al grandissimo Vasco Rossi, l’ha chiamata “Consenso”.
E allora si può andare con Vasco. Ecco, ma questa storia del nuovo centrosinistra che guarda tutto a sinistra un consenso ce l’ha? O forse D’Alema vuole trovare un consenso a questa situazione anche se questa situazione un consenso non ce l’ha? O forse vuole solo trovare un consenso a questa condizione anche se questa condizione un consenso non ce l’ha? O forse vuole trovare un consenso a tante cose (sue) anche se tante cose (sue) un consenso non ce l’ha?
In tanti su Internet, tra uno sberleffo e altro, gli potrebbero rispondere parafrasando Franco Califano: “ Sì, ma tutto questo è noia, noia, noia, noia …”.