In casa Mdp volano gli stracci. E c’è chi fa accordi con Forza Italia
No, non sono giorni facili per quelli dell’ Mdp, gli scissionisti del Pd che mesi fa, per farsi coraggio, hanno dato vita ad un nuovo movimento ancora in cerca d’autore.
Intanto D’Alema, Bersani, Speranza, Rossi e gli altri compagnucci che hanno tradito Renzi, sono un po’ preoccupati dal fatto che se la nuova legge elettorale prevedesse uno sbarramento al 5% potrebbero anche restare fuori dal parlamento.
Al meeting di ieri di Milano hanno parlato ancora di una possibile alleanza col Pd ma senza Renzi. Non considerando che il segretario del Pd di oggi, guarda caso, è proprio Renzi che ha trionfato alle Primarie. Illusi.
Basta tutto questo? Per niente. Perché proprio un paio di giorni fa Peppino Caldarola, anima e firma (giornalista e politico) della sinistra dai tempi del Pci ad oggi, ha tirato dei siluri all’Mdp da far paura.
Caldarola, amico di Enrico Rossi (fra i fondatori dell’Mdp dopo essere uscito dal Pd) e autore col governatore della Toscana del libro “Rivoluzione socialista”, è stato impietoso nell’articolo pubblicato sul quotidiano on line “Lettera 43”.
Dopo aver criticato addirittura la nascita improvvisa del nuovo partito (quando forse si poteva aspettare di costituire qualcosa di un po’ più rappresentativo) Caldarola se la prende di brutto con Bersani (“Un politico amato ma dai tragici insuccessi”) colpevole secondo lui di comportarsi come se fosse il segretario del movimento e di aver oscurato totalmente il giovane leader Roberto Speranza e Enrico Rossi che nelle iniziali intenzioni doveva essere il presidente del neonato movimento. E non finisce qui. Perché Caldarola rimprovera duramente a Bersani anche le sue aperture al M5S.
La violenta esternazione di Caldarola rispecchia anche il pensiero di Enrico Rossi? Visto che hanno scritto un libro insieme tutto lascia pensare che sia proprio così.
E questo è allora sufficiente per dire che questi non sono giorni facili per il Movimento democratici e progressisti?
Macché, perché proprio mentre a livello nazionale andavano (e vanno) in scena tutte queste beghe, a Viareggio, che non è certo l’ultima cittadina d’Italia, il sindaco Del Ghingaro, pupillo di Rossi e aderente all’Mdp, decideva di stringere un’incredibile alleanza col sindaco di Pietrasanta, Massimo Mallegni di Forza Italia. Arrivando anche a prospettare che le giunte dei due comuni possano fare sedute insieme. Proprio così.
Ma il governatore Rossi sa tutto questo e cosa ne pensa?
Per ora non ha espresso alcun pensiero. Per ora lo scissionista Enrico Rossi, tra i fondatori di Mdp, forse anche un po’ indispettito per il non-ruolo che Bersani gli ha riservato, pensa solo a continuare a fare il governatore della Toscana. Carica ottenuta coi voti del Pd. Fino a quando?