Il Pd in Toscana si accorda con lo scissionista Rossi? Non scherziamo
E’ davvero incredibile che la conferenza programmatica del Pd della Toscana svoltasi a Pisa si sia trasformata in una passerella mediatica per il governatore della regione Enrico Rossi che, come si sa bene, è uno degli scissionisti che hanno fondato l’Mdp e che, nonostante il cambio di casacca, continua a governare coi voti del Pd come se nulla fosse.
Sembra addirittura che tra Rossi, socio di D’Alema e Bersani, e il segretario regionale del Pd Dario Parrini sia stato raggiunto un accordo per arrivare senza traumi alla fine della legislatura regionale prevista nel 2020.
Così Rossi per chissà quanto tempo ancora potrà continuare sul suo blog a criticare duramente il governo Gentiloni, a disprezzare tutto quello che ha fatto Renzi, a propagandare la sua idea di comunismo in opposizione ovviamente al riformismo del Pd.
Ah, dimenticavo, Enrico Rossi è anche quel signore che ha annunciato una querela per diffamazione contro il segretario del Pd Renzi per alcune dichiarazioni sulla vicenda delle acciaierie di Piombino.
E’ questo che vuole il Pd regionale toscano?
Il segretario regionale vuole imbarcare nuovamente i traditori che hanno contribuito a far perdere a Renzi il referendum costituzionale? Basta dirlo.
Bisognerebbe anche ricordare che il Pd regionale con questi giochini da sinistra fintamente unita ha subito negli ultimi anni in Toscana una serie impressionante di insuccessi.
La gente, come ha ribadito anche di recente Matteo Renzi, ha bisogno di chiarezza. E’ questa la chiarezza che propone agli elettori il Pd della Toscana?