Monti promette lotta dura contro l’evasione: speriamo sia la volta buona
“La lotta all’evasione fiscale è una priorità assoluta per il nostro governo perché erode la legalità e mina il patto coi cittadini”.
”Le dimensioni e la gravità dell’evasione fiscale costituiscono un vulnus gravissimo per il Paese”.
“La legalità è la miglior polizza di assicurazione per il futuro degli italiani: saremo intransigenti con i più forti e comprensivi con i più deboli e avremo la capacità di saper distinguere i primi dai secondi”.
“Stiamo facendo un lavoro meticoloso su due direttrici. Da un lato una solida azione di contrasto agli illeciti, per intervenire in maniera strutturale sul fenomeno. Dall’altro un miglioramento del rapporto fisco-contribuenti incentrato sulla trasparenza”.
Pensieri e parole (che speriamo diventino fatti) enunciati dal premier Monti, all’Aquila, alla festa della Guardia di finanza.
Guardiamo cosa succederà e se davvero questo governo di tecnici riuscirà nell’impresa immane e mai riuscita né dal centrodestra né dal centrosinistra (o mai voluta? Chissà) di far pagare le tasse a quei milioni di italiani che fino ad oggi si sono ben guardati dal versare il giusto continuando ad approfittarsi sia dei servizi offerti da Stato e comuni sia di quei vicini di casa a cui l’importo delle tasse viene sfilato dalla busta paga ogni mese.
Viene spesso ribadito il concetto che la tasse evase in Italia ammontano ogni anno a 120-150 miliardi euro. Quante cose potremmo fare con quei soldi nelle casse dello Stato? E soprattutto se tutti negli anni addietro avessero pagato le tasse come dovevano, se ci fossero stati dei governi che “avessero voluto” far pagare le tasse, oggi ci troveremmo nelle condizioni in cui siamo, ci saremmo trovati sull’orlo del baratro come successo nel crepuscolo del governo Berlusconi?
Ancora una domanda: quand’è che i media smetteranno di indicare come “furbetti” gli evasori fiscali e cominceranno a chiamarli “ladri” come succede nelle democrazie più evolute?
Se tutti pagassero le tasse, si dice spesso, tutti pagherebbero meno tasse. Un concetto che non fa una piega e di cui (come sa chi segue questo blog) mi sono occupato spesso.
Un lettore (C_dair, che saluto cordialmente) proprio a proposito di un recente intervento su ciò che penso degli evasori mi ha rimbalzato duramente. Scrivendo: “Spett. Le Sig. Bugialli, quando si deciderà a prendere atto che le statistiche (per quanto le siano ostiche) dimostrano come siano i pensionati e i lavoratori dipendenti i maggiori evasori in Italia?”.
Forse è vero, le statistiche mi stanno un po’ ostiche e così sono andato a riconsultare quelle sulle dichiarazioni dei redditi (2011 sull’anno di imposta 2010) pubblicate di recente dal dipartimento delle Finanze da cui emerge la classifica dei redditi nei principali studi di settore, lo strumento attraverso il quale pagano le tasse lavoratori autonomi e professionali.
Diciamo subito che il reddito medio è risultato per quanto riguarda le persone fisiche di 27.000 euro. Avete letto bene, poco più di duemila euro lordi al mese. Tra i dati forniti dal ministero ci sono ovviamente anche quelli che riguardano le società di persone, le società di capitali ed enti.
Ma, per curiosità e simpatia per le statistiche, andiamo a vedere qua e là quanto dichiarano le varie categorie interessate alla vicenda.
Allora, i lavoratori degli istituti di bellezza sono i più poveracci con 6.500 euro annui. Poi seguono i sarti con 8.200, i negozi di abbigliamento e scarpe a quota 8.600 euro e le tintorie e le lavanderie con 9.700 euro.
I negozi di giocattoli (con quello che costano le distrazioni per il pupo) sono a quota 10.700, le profumerie sono a quota 11.500 e i pellicciai sono a 12.200.
Stanno meglio dei pellicciai (ma in teoria, in base alla dichiarazione, appaiono sempre malmessi) i parrucchieri(12.600), i fiorai (12.700) e le pescherie (13.300).
Chi lavora nei servizi della ristorazione dichiara in media 14.300 euro, alberghi e affittacamere 14.700, autosaloni e taxi si fermano, poveretti, a 14.800. Bar e gelaterie sono a quota 16.800 euro, i gioiellieri sono a 17.000, superati, figuratevi perfino dai negozi di alimentari (17.100), dalle macellerie (17.300) , da pasticceri (18.900), imbianchini e muratori a 22.900 (provate a chiamarne uno e poi ne riparliamo). I meccanici sono a 24.700 euro.
Gran finale coi professionisti: gli architetti dichiarano 29.600 euro, gli avvocati 57.600, commercialisti e contabili si fermano a 61.300 euro. Sul podio di questa classifica ci sono gli studi medici (69.800), le farmacie (109.700) e infine i notai (per i quali è praticamente impossibile evadere) con 318.200 euro.
Volevo chiudere con un dato, diciamo così, di stagione. E’ quello che riguarda gli stabilimenti balneari: ebbene la categoria dichiara di guadagnare 15.400 euro annui. Se volete divertirvi (o meglio, arrabbiarvi) provate ad andare in Versilia o sulla riviera adriatica a chiedere quanto costa al giorno un ombrellone con due lettini.
Ma ovviamente per alcuni appassionati di statistiche i maggiori evasori continueranno ad essere i pensionati e i dipendenti a reddito fisso.