Dove siete stati in tutto questo tempo? E che cosa avete fatto? Ve lo avranno chiesto in tanti, troppi, me compresa. Rispondo per me e vi anticipo: ho cercato rifugio. Dai mille, piccoli, grandi affanni che la vita ci riserva. Ho scritto, ovviamente, tanto. Ho scritto di cronaca nera, a volte bene, a volte meno. Non ho scritto per me, come facevo da ragazza, ho scritto da giornalista, insomma. Ma il vero rifugio, più di qualsiasi lezione o corso da istruttore di Pilates o di Garuda, me lo ha regalato la lettura. Ho divorato libri,  di narrativa soprattutto. Ho letto tanto, tantissimo, rubando minuti al grande amore, il sonno.  Non ho letto per tuffarmi nelle vite altrui o per sognare. La mia esistenza è’ già stata ricca di ogni tipo di montagne russe che non inseguo avventure. Ho letto per il piacere di poter cogliere la sfumatura della parola, la scelta precisa dell’aggettivo. Ho letto per migliorare la mia scrittura. Ho letto per crescere come professionista della parola, ma soprattutto per far crescere Grazia, la donna. E continua a divorare libri. Sono degli amici che non tradiscono mai.