Ho fatto un brutto sogno. Ho sognato che Bologna stamattina perdeva i pezzi e si sgretolava. Ho sognato che la mia città non era più la stessa, che il puzzle che la componeva restava incompiuto, per sempre. Ho sognato che stamattina la mia migliore amica mi avrebbe chiamato concitata. Che sulle bacheche di Facebook si combinavano soltanto tre lettere all’infinito C-E-V. Ho sognato che nei TT di Twitter c’era un hashtag che faceva paura, di quelli che si ripetono all’infinito, senza sosta, per un giorno, due, tre, com’era successo poco tempo fa con Lucio Dalla. Ho sognato che alcuni sposini andavano a prendere la loro foto sul comodino e stavano lì a fissarla. Attoniti. Ho sognato che allo stadio c’era un posto vuoto. Triste. Senza sorrisi. Ho sognato che qualcosa cambiava. In peggio. Poi mi sono svegliata e ho visto che qui, sotto le Due Torri, sono tutti senza parole. Paralizzati. Increduli.
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