ARTICOLO PUBBLICATO SU QN DEL 17 MAGGIO 2012

Rosalba Carbutti

IL GURU della dieta iper-proteica Pierre Dukan è stato radiato dall’Ordine dei medici francesi. Una ‘radiazione’ richiesta, il 19 aprile scorso, dallo stesso nutrizionista. Il sospetto è, infatti, che lo stesso principe delle diete con la radiazione dall’albo puntasse ad evitare due procedimenti disciplinari a suo carico. L’Ordine, infatti, gli contestava mancanza di prudenza nelle sue affermazioni pubbliche, autopromozione e violazione del codice deontologico, esercitando la professione medica per fini commerciali. 

Un ‘addio’ pilotato che la stessa presidente dell’Ordine di Parigi, Irene Kahn-Bensaude ha pensato bene di precisare: «Le azioni contro Dukan non saranno cancellate, perché precedenti alla radiazione». Dukan, però, fa spallucce, perché, comunque vada, il titolo di «dottore», in quanto diploma di Stato, gli rimarrà e rischierà al massimo una sanzione di avvertimento o di censura, continuando comunque le sue attività di consulenza (e auto-promozione). 

FORTE di un seguito pazzesco, soprattutto da parte di tante celebrità, da Kate Middleton, passando per Jennifer Lopez arrivando fino al neo presidente francese François Hollande, Dukan ha conquistato milioni di appassionati, mentre il suo libro, Je ne sais pas magrir (Non so perdere peso), pubblicato nel 2000, ha venduto 4,5 milioni di copie in Francia. Da contraltare al successo planetario del suo regime alimentare sostanzialmente basato sull’abolizione totale di zuccheri e carboidrati, ci sono le critiche per gli squilibri alimentari che la dieta può causare. 

Tant’è che la radiazione (voluta o no) è stata accolta dal plauso dei camici bianchi nostrani. Entusiasta l’Ordine dei medici di Roma — «anche qui serve lo stesso pugno duro» — ma anche il nutrizionista Giorgio Calabrese che non si stupisce dell’addio di Dukan all’Ordine dei medici. «Ha una mentalità da commerciante, non da medico. Ha creato un modello squilibrato che può arrecare danni al fegato e ai reni». Perché, allora, tanto successo? «È una dieta di moda, che già esisteva. Lui — dice Calabrese — semplicemente, l’ha personalizzata».

DELLA STESSA IDEA il professore Michele Carruba che spiega perché Dukan sia diventato famoso quasi quanto una rockstar: «La sua dieta fa perdere peso. Ma si può giovare di un calo di chili perché si produce un accumulo di corpi chetonici; ciò provoca nausea e riduce l’appetito. In più una dieta iper-proteica può essere efficace per un breve periodo, ma un approccio del genere non educa a un regime alimentare corretto».  Dukan ha sempre liquidato la questione con poche parole: «La mia dieta è la migliore, per questo mi attaccano». Punto.

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