Ci vuole coraggio a dire no al presidente francese. Ci vuole coraggio a dirgli: no, grazie, diventare ministro non mi interessa, perché tengo famiglia. Ci vuole coraggio, appunto. Ma ci vuole coraggio anche al contrario: ad accettare. Perché poi va a finire che annulli la tua vita (privata) per non farti spodestare dalla poltrona. Insomma, se sei una donna, ci vuole, comunque, più coraggio. O, almeno, la forza di scegliere, senza guardarsi indietro. Se fosse capitato a un uomo, invece, quale sarebbe stata la risposta? E, soprattutto, qualunque uomo del globo si sarebbe posto il problema?
E’ tutto qui il punto e la ‘differenza’: lei (deve) scegliere, lui no.
Ciò detto, il gran rifiuto di Axelle Lemaire, 37 anni, neoeletta all’Assemblea Nazionale francese, dopo la conquista del seggio della circoscrizione Europa del Nord che rappresenta i francesi residenti in Gran Bretagna, Irlanda e Scandinavia, ha fatto scalpore.
In realtà la giovane neodeputata, sposata, con tre figli, e residente a Londra dove fa l’assistente di un parlamentare laburista, semplicemente non ha sentito la necessità di rivoluzionare la sua vita per una poltrona. ‘Faccio politica per migliorare le vite degli altri, non per peggiorare la mia’, ha risposto in scioltezza al telefono al neopresidente francese. Lui, Hollande, costretto addirittura a contattarla attraverso il canale televisivo Canal Plus, dove la giovane politica era ospite, per chiederle se voleva diventare ministro, sul sì della Lemaire ci contava. Forse, dopo aver passato una vita con Ségolenè che, nonostante i 4 figli, non ha mai rinunciato alla carriera politica, pensava che le donne fossero cambiate. Ciò che, però, Hollande e la sottoscritta non hanno considerato è che forse ad Axelle piace la sua vita, è soddisfatta e s’accontenta di ciò che ha. Forse Axelle è felice. Ed è per questo che agli occhi del mondo sembra un’aliena.
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