Non l’avrei mai detto. La Minetti è indifendibile, figurati se… e invece eccomi qui, con tutta una schiera di navigatori dal tweet compulsivo, a scrivere #nicoleresisti. Mica perché si meriti di stare seduta al consiglio regionale lombardo, ma perché non deve prestarsi alla solita pulizia che segue la tempistica dell’ipocrisia. Bisogna cambiare il Pdl? Iniziamo con la caccia alle streghe, poi si vedrà. L’ha fatto anche la Lega con Rosy Mauro. Una strega. Da mettere al rogo. Capro espiatorio ideale di un mondo politico senza direzione.

Lo stesso sta accadendo con Nicole Minetti. ‘Si dimetta’, ha intimato Alfano. La stessa Daniela Santanchè che ad aprile l’aveva paragonata a Nilde Iotti, ha ripetuto il medesimo ritornello: ‘Vada via’. Siamo sicuri che il primo passo da fare per un restyling serio passi proprio dalle dimissioni di una ragazza prima da difendere – nonostante non sapesse dove stesse di casa la meritocrazia – e ora da scaricare alla velocità di un battito di ciglia? Di certo, se oggi lascerà il Consiglio regionale lombardo, non ne sentiremo la mancanza. Ma il fatto che il personaggio sia discutibile, davvero basta a giustificare una politica che contraddice se stessa?

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