Le pagelle della politica uscite il 22 gennaio 2013 su QN (Carlino, Nazione e Giorno)
SAMUELE MONTI
6 L’omonimo del Prof non ce l’ha fatta: la sua lista civetta è stata bocciata. Lui, però, ha sfruttato il suo quarto d’ora di celebrità mostrando un certo rimpianto: «Io sarei stato più simpatico dell’originale». Di sicuro vedere circolare il manuale del candidato centrista e Monti propenso a modificare addirittura la riforma Fornero (fatta durante il suo governo) lascia intendere che il loden non sia altro che l’ennesima divisa politica. Con poche sfumature di civismo.
ANGELINO ALFANO
5 Il segretario del Pdl, pur essendo il candidato premier secondo Berlusconi, è finito nelle retrovie. Finalmente è arrivata l’occasione per non andare definitivamente nel dimenticatoio: l’invito a partecipare a «Ballarò». Il Cavaliere, però, dopo l’exploit da Santoro, si è messo in mezzo e avrebbe deciso di fare il bis nell’altro covo di ‘nemici’. Ergo, la questione tra i due leader rimane aperta. Di sicuro il Pdl, con tutte le grane che ha, poteva almeno risparmiarsi il braccio di ferro mediatico. Ma, del resto, chi di tv colpisce, di talk show perisce.
NICHI VENDOLA
5 Pier Luigi Bersani dice di non essere Robespierre e di non aver in mente nessuna patrimoniale sulle rendite finanziarie. Peccato che la carta d’intenti — siglata con Sel e Psi — dica l’opposto e che Nichi Vendola invece di ricordargli il detto latino «verba volant, scripta manent», metta in atto l’ennesima giravolta. E apra a Monti: «Ma solo per le riforme dello Stato». Solo pochi mesi fa diceva che il Prof era peggio di Berlusconi. Andrà a finire che le varie anime della sinistra arriveranno a litigare anche con loro stesse. A Kafka verrebbe da ridere.
LUISELLA COSTAMAGNA
7 La giornalista ha deciso di mollare «Servizio Pubblico». La scintilla pare sia stato il poco spazio concessole da Santoro durante la puntata-evento con Berlusconi. Chissà se con Luisella in prima linea Silvio avrebbe fatto lo stesso figurone. A lei va, comunque, il merito di aver instillato il dubbio. Con buona pace del grande timoniere-conduttore.
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