Le pagelle della politica uscite il 5 febbraio 2013 su QN (il Resto del Carlino, La Nazione e Il Giorno)

RENZANI
7

I sondaggi non premiamo la campagna timida di Bersani e lui corre ai ripari azzeccando due mosse su tre. Puntare su Matteo Renzi in una reunion stile Blues Brothers a Firenze è stato un successo e anche gli spot sentimental-Pd con l’Inno di Gianna Nannini hanno colpito al cuore. Se avesse anche sbranato Berlusconi dopo la proposta-choc sul rimborso dell’Imu, invece di limitarsi a un timido ruggito, avrebbe fatto centro. Così è rimasto un leone a metà. Meno male che c’è ‘Renzani’.

 
VALENTINO TAVOLAZZI
5

Il consigliere comunale di Ferrara, espulso dal Movimento 5 Stelle, crea ‘Democrazia in Movimento’, una nuova formazione politica per i ribelli a 5 Stelle. Grillo fa spallucce, forte degli ultimi sondaggi (per Swg è il terzo partito con il 18 per cento) e dello scippo clamoroso di piazza San Giovanni al Pd per il comizio finale. Mentre i democratici dormono e Tavolazzi rosica, lui ghigna.
PIER FERDINANDO CASINI
5

Prima senza Monti sembrava che non potesse vivere, ora il leader Udc, preoccupato dal calo nei sondaggi della sua creatura, se la prende con l’onnipresenza del Prof e prepara la controffensiva mediatica. Un tweet del montiano Andrea Romano conferma le crepe del polo centrista: «Scelta civica non candida né Fini né Casini». Come a dire: noi siamo sul piedistallo, voi sotto.
NUNZIA DE GIROLAMO
5

Dopo la gaffe classista di Anna Finocchiaro («Parliamo di parlamentari, non di bidelle») che ha costretto la senatrice Pd ha chiedere scusa, è la deputata campana del Pdl a raccogliere il testimone, scivolando sul Veneto. «È una terra di contadini», ha detto in tv rispondendo a Laura Puppato. Il giorno dopo ha corretto il tiro: «Non volevo offendere nessuno, anch’io ho origini contadine». Bidelle e contadini unitevi.

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