Non possiamo pretendere che le cose cambino, se continuiamo a fare le stesse cose. La crisi è la più grande benedizione per le persone e le nazioni, perché la crisi porta progressi. La creatività nasce dall’angoscia come il giorno nasce dalla notte oscura. E’ nella crisi che sorge l’inventiva, le scoperte e le grandi strategie. Chi supera la crisi supera se stesso senza essere ‘superato’.

 
Chi attribuisce alla crisi i suoi fallimenti e difficoltà, violenta il suo stesso talento e dà più valore ai problemi che alle soluzioni. La vera crisi, è la crisi dell’incompetenza. L’inconveniente delle persone e delle nazioni è la pigrizia nel cercare soluzioni e vie di uscita. Senza crisi non ci sono sfide, senza sfide la vita è una routine, una lenta agonia. Senza crisi non c’è merito. E’ nella crisi che emerge il meglio di ognuno, perché senza crisi tutti i venti sono solo lievi brezze. Parlare di crisi significa incrementarla, e tacere nella crisi è esaltare il conformismo. Invece, lavoriamo duro. Finiamola una volta per tutte con l’unica crisi pericolosa, che è la tragedia di non voler lottare per superarla”.
 
(da Il mondo come io lo vedo di Albert Einstein)
Lo capisco, chi non ha un’occupazione, chi guadagna due lire pur lavorando 10 ore al giorno, chi lavora gratis, chi non ha un contratto, chi è costretto a fare i conti ogni santo giorno per arrivare a fine mese queste parole le odia. Vorrebbe prendere Einstein e spiegargli che qui, le cose, vanno così male che lottare non serve. Che crederci è da illusi, che provarci è da sfigati. Che la riforma Fornero ha creato effetti deleteri per il mercato del lavoro (è cresciuta la disoccupazione dell’1,1% e ora è all’11,5% con 248mila posti di lavoro in meno in un anno e la disoccupazione giovanile al 38,4%, denuncia l’Istat). Che c’è un esercito di 3 milioni di inoccupati con sentimenti di rabbia, paura e frustrazione. Bene, giusto, vero. Ma se non ci si mette l’elmetto per combattere nella giungla della vita qual è l’alternativa? Amici ditemelo voi. E raccontatemi come va, come vorreste che andasse e il vostro Primo Maggio. Un abbraccio a tutti.