Quale donna non avrebbe voluto essere Anne Sinclair? Nessuna. Intelligente, fascinosa, giornalista star francese, nipote del più grande mercante d’arte del XX secolo Paul Rosenberg e moglie di Domenique Strauss Kahn, potente direttore del Fondo monetario internazionale in predicato di diventare lo sfidante socialista di Nicolas Sarkozy all’Eliseo nel 2012.  Poi, il drammatico 14 maggio 2011, con un bel colpo di mano, la possibilità di essere la futura premiere dame di Francia si è drammaticamente cancellata. Sì perché Strauss Kahn, per la famosa vicenda del Sofitel di New York e l’accusa di tentato stupro della cameriera Nafissatou Diallo, è stato trascinato in manette. E l’invidiata Anne si è ritrovata a dovergli pagare la cauzione, trovargli un alloggio per i domiciliari (un loft con cinema e palestra da 50mila dollari al mese) e a sfilare mano nella mano a favor di telecamere per dimostrare che lei, no, mica ci credeva a tutta quella terribile storia. Peccato che, dietro il potente Dsk, si nascondesse un vizietto alimentato negli anni, tra accuse di molestie, orge con prostitute, il processo dell’Hotel di Lille ancora in corso, e quel tanto che bastava per far crollare la sua — fino a quel punto brillante — carriera politica. Una discesa disastrosa. E giù negli inferi c’è finita pure la Sinclair, oggi 65 anni, che da famosa giornalista tv seguita da un pubblico di 10 milioni di persone si è ritrovata protagonista di un dramma. Ma si sa, i chiari di luna durano il tempo che durano. E, chiusa la vicenda Dsk (le accuse nei confronti dell’ex direttore del Fmi sono state archiviate), la Sinclair si è rifatta una  vita.  Dopo il divorzio, infatti, ha iniziato una nuova relazione con lo storico francese Pierre Nora, membro dell’Académie française, ed è diventata direttrice dell’Huffington Post francese. Certo, l’incubo  è ancora lì, pronto a riaffiorare alla prima intervista tv sui vent’anni di matrimonio con DSK a France 2 («quando ho sposato Domenique Strauss Kahn — ha detto Sinclair — sapevo che fosse un seduttore, ma non ho mai creduto alle accuse di stupro nei suoi confronti. E non lo credo neanche ora»), ma qualcosa nella vita delle giornalista francese ormai è cambiato. E non solo in merito all’aspetto privato.  Con la mega scoperta dell’anno scorso dei 1500 dipinti trovati a Monaco nella casa di Cornelius Gurlitt (morto recentemente), figlio del mercante d’arte Hildegard che nascose le opere d’arte confiscate  dai nazisti agli ebrei, è riaffiorato anche il Ritratto di signora di Matisse. Tra gli eredi dei capolavori è spuntata anche la Sinclair, legittima proprietaria (con Madame Rosenberg) del quadro che nonno Paul, collezionista ebreo, passò tutta la vita a cercare. Insomma, il nuovo inizio per Anne parte anche da qui. Dal dipinto di una donna seduta con le mani in grembo, ufficialmente bruciato nei bombardamenti di Dresda del 1945.

Rosalba Carbutti

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