Intervista pubblicata il 25 febbraio 2015 su QN (Carlino, Nazione e Giorno)
VASSILIS Vassilikos, uno dei maggiori scrittori greci, autore di Z, romanzo da cui il regista Costa-Gavras ha tratto il famoso film Z – L’orgia del potere sul regime dei colonnelli, dà una seconda possibilità ad Alexis Tsipras.
Vassilikos, lo ammetta: il piano che il governo greco ha presentato all’Ue delude.
«Macché. I delusi sono sempre quelli più a sinistra di Syriza. Ma l’80 per cento del popolo è con Tsipras».
I duri e puri storcono il naso e criticano Tsipras per avere abbandonato il programma di Salonicco.
«Io sono uno scrittore… sento quello che prova il popolo. La percentuale di coloro che non rivoterebbe il leader di Syriza sarà il 3-4%».
Il ‘no’ greco al ministro tedesco delle Finanze, Wolfgang Schaeuble, però non è arrivato.
«Avevo tre anni quando l’allora dittatore Ioannis Metaxas rispose ‘no’ a Benito Mussolini che voleva occupare la mia terra. Ecco, per me, quello che sta facendo Tsipras è più o meno lo stesso: ha ridato dignità al Paese».
Sì ma anche il vostro ministro Yanis Varoufakis ha ceduto…
«Lui è favoloso e rappresenta la più grande personalità economica d’Europa e degli Stati Uniti. Per ora ha detto un ‘no’ simbolico al capitalismo e all’austerità così come la intendono la Merkel, Schaeuble e Draghi. E non è poco, visto il contesto».
Cioè?
«In Europa, su 28 Stati, 27 sono nostri nemici. Tsipras ha ridato una speranza a un Paese distrutto. Per ora ha preso tempo».
Quanto?
«Tra sei mesi Tsipras farà ciò che ha promesso. I greci sanno che più di così non può fare. E nessuno ha mai pensato che Tsipras fosse il messia…».
C’è chi in Italia (e non solo) ha vissuto il fenomeno greco con quello spirito.
«Ma come si fa a pensare che l’economia di un Paese devastato possa ripartire subito? Ci vorrà tempo. Ciò che conta è che, intanto, si tassino i super ricchi».
Lei, insomma, ci crede.
«Sì. E dire che non ho neanche votato Syriza… sono stato candidato con Dimar, la sinistra democratica. Meno male che non sono entrato in Parlamento, così preservo la mia libertà di scrittore».
Cosa non la convinceva di Syriza?
«La mia idea di sinistra è rimasta quella degli anni ’60. Ora è tutta un’altra storia. C’è Podemos in Spagna, la Die Linke in Germania e mi auguro che arrivi qualcuno in Italia più a sinistra di Renzi».
Ha qualche idea?
«Una donna sarebbe perfetta. O un altro Berlinguer».

Rosalba Carbutti