Intervista pubblicata su QN (Carlino, Nazione e Giorno) del 29 marzo 2015

STEFANO Fassina, lei era uno dei pochi del Pd in piazza con Landini…
«Beh, ovvio. Molti dal Pd se ne sono andati via».
Valigie già pronte?
«Mi riferivo a iscritti e militanti che hanno mollato il Pd e ieri erano in piazza».
Ma lei che fa, se ne va?
«No. Vogliamo cambiare rotta al partito».
Come?
«Ieri siamo andati alla manifestazione della Fiom».
I bersaniani hanno disertato.
«In piazza c’era chi non ha votato il Jobs Act. Siamo coerenti».
Guerini esulta: «Poco Pd alla manifestazione di Landini».
«Se fossi in lui mi preoccuperei…».
Scissione?
«Il piano è coordinare le energie in campo per riuscire a incidere».
Un nuovo partito.
«La coalizione sociale di Landini non è un soggetto politico».
E che cos’è?
«Tenta di rispondere a domande sociali che il Pd non si pone più».
C’è spazio a sinistra?
«Sì. Anche se non si possono negare le difficoltà…».
Renzi ha liquidato la manifestazione solo come una parata.
«Sbaglia. C’erano giovani precari, cinquantenni senza lavoro, non la burocrazia sindacale».
I renziani dicono che siete «perdenti».
«Siamo minoranza».
Ma a forza di penultimatum ormai il Pd è diventato il Pdr, partito di Renzi.
«Il Pd non deve coincidere col presidente del consiglio né con i gruppi parlamentari…».
Com’è diventato questo Pdr?
«Non rappresenta più i diritti dei lavoratori, ma gli interessi del più forte».
E, infatti, un pezzetto del partito se ne va in piazza con la Fiom.
«Io mi preoccupo di chi non si riconosce più nel Pd, non di un pezzo di ceto politico».
Questo pezzo di ceto politico è, a sua volta, spaccato.
«Sì, ma molte nostre proposte sono state accolte: intervento sul bonus bebè, sull’Irap per le piccole imprese, sulle partite Iva…».
I leader della minoranza sono sempre gli stessi: D’Alema, Bersani…
«Non voglio scimmiottare la rottamazione di Renzi».
Però…
«… serve discontinuità in termini di classe dirigente».
Sta rottamando.
«No, dico che dobbiamo innovare. Definire la nostra capacità propositiva».
Insomma, serve un leader della sinistra Pd più giovane.
«Non è questo il punto. Mica cerchiamo scorciatoie, né uomini della provvidenza».
Quindi domani alla direzione Pd se ne vedranno delle belle?
«È un’inutile esibizione muscolare di Renzi».
Sembra che pure i bersaniani – senza modifiche – siano pronti a non votare l’Italicum.
«La minoranza ha espresso una posizione diversa e credo che la manterrà».
C’è chi sospetta accordi per le classiche poltrone…
«Squallido. E offensivo».
Si parla di un 30% di posti offerti ai bersaniani in cambio del voto sull’Italicum.
«La minoranza va presa sul serio».
Sì, ma se domani avalla le riforme renziane il dubbio viene…
«Sarebbe grave. Soprattutto per chi ha fatto l’offerta».

Rosalba Carbutti

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