Articolo pubblicato il 3 settembre 2015 su QN03

PARLAMENTARIE addio. Anzi no. Beppe Grillo, dopo aver fatto mea culpa a Brescia («ci sono stati errori. Nel 2013 non eravamo pronti, abbiamo imbarcato chiunque») si rimangia tutto. Altro che «Rete ridimensionata», come esultava il sindaco ribelle di Parma Federico Pizzarotti. Ieri, Grillo, probabilmente proprio per dare uno stop al primo cittadino emiliano con cui è ai ferri corti, ha preferito rettificare con un tweet.
«La selezione dei candidati per le prossime elezioni politiche manterrà lo stesso metodo del 2013», ha postato sul blog.
Niente decisioni dall’alto, come già gli ex grillini accusavano. E allora, che cosa cambierà? Stando alle dichiarazioni ufficiali nulla, tant’è che alcuni dem non perdono occasione per prendere in giro il leader 5 Stelle: «È confuso, ma tanto continueranno lui e Casaleggio a decidere le candidature e le espulsioni».

TRA I FEDELISSIMI del leader è tutto un arrampicarsi sugli specchi. «Che si sia imbarcato qualche imbecille è indubbio. Credo che, al di là del metodo del 2013 che non cambia, s’inserirà qualche requisito in più per candidarsi».
Paletti, quindi? I grillini non si sbilanciano, ma qualcosa, forse, comunque cambierà.
«Le decisioni verranno prese attraverso la nuova piattaforma, Rousseau. Si aprirà ancora di più agli attivisti e magari l’idea di eventuali nuovi criteri di selezione verranno posti in Rete e votati», racconta un parlamentare pentastellato.
Carla Ruocco, deputata, membro del direttorio 5 Stelle, del resto, qualcosa ammette: «Faremo più attenzione alla selezione. Magari invece dei video delle ‘parlamentarie’ prevederemo qualcosa di diverso, il modello ‘recall’ (si verifica l’operato degli eletti e si tiene solo chi vale, ndr) non è escluso».

PERCHÉ se Grillo non rinnega il web, dall’altra non rinnega neanche la voglia di governare, forte anche degli ultimi sondaggi che vedono il Movimento sempre più vicino al Pd. E sarà qui la vera svolta: «Presenteremo una squadra di governo prima delle elezioni – rivela la Ruocco –. Verrà votata in Rete, ma prima sul web le persone si dovranno presentare, quindi il processo sarà lungo».
Il dream team pentastellato verrà reso noto il 17 e il 18 ottobre, alla mega riunione dei meetup a Imola (Bologna)? Nessuno conferma, ma è una possibilità.
Resta il nodo delle amministrative. E il caso Bologna è aperto. Massimo Bugani, capogruppo pentastellato sotto le due Torri, ha già deciso di presentare una lista di ‘fedelissimi’. Un modo per evitare di ritrovarsi candidati non in linea col Movimento che potranno sì correre, ma in un listino concorrente. I parlamentari grillini sono perplessi: «Le regole dovrebbero valere anche per le realtà locali, adesso vediamo…».
Ma visto che il post di Grillo parla solo di «elezioni politiche», Bugani è certo che per la sua lista non ci saranno problemi. Fino al prossimo tweet, ovviamente.

Rosalba Carbutti

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