Solo una domanda: perché in Italia, qualunque atrocità succeda (vedi attentati di Parigi), si strutturano vere e proprie tifoserie? Non si riesce più a ragionare, analizzare, spiegare, emozionarsi, spaventarsi senza sciorinare slogan di altri (che, prima dei fattacci, manco si conoscevano) a casaccio? O, forse, nessuno ha più niente da dire. Di autentico, senza partigianerie, intendo.

Rosalba Carbutti

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