E’ passato Il Bicimondiale, viva il Bicimondiale.
In eredità, nella nostra Firenze, abbiamo la consapevolezza di una possibile mobilità diversa con un po’ più di treni, con auto non da single ma versione collettiva, e tante bici con piste ciclabili adeguate.
Già dalle prossime settimane vedremo se l’effetto bicimondiale è una meteora. Di sicuro, adesso, abbiamo rafforzato alcune certezze. Ancora una volta di più, Firenze ha dimostrato che è una grande città con cittadini ganzi. Sì proprio così: ganzi. Che se vogliono raggiungere, tutti insieme un obiettivo anche difficile, ce la fanno. La settimana del bicimondiale lo ha dimostrato: cittadini brontoloni, e diffidenti all’inizio. Poi i fiorentini si sono incuriositi, inorgogliti, lasciati affascinare dalla loro stessa città, scenario unico delle due ruote iridate. E sono diventati protagonisti attivi. Il temuto caos traffico non c’è stato. Ganzi davvero e fiorentini fino al midollo.
In eredità il mondo globale del pedale ciclismo ci lascia anche campioni e giovani del ciclismo che non si sentono super, ma stanno in mezzo alla gente e ai tifosi. E a proposito di tifosi ecco l’altro insegnamento: tutti insieme appassionatamente. E vinca il migliore. Ci mancherai Bicimondiale.